Il direttore del Corriere è innamorato della Spagna, che visita spesso con passione, e un duro e inflessibile avversario dell’indipendenza catalana.

“Una banda di irresponsabili, che hanno spaccato la Catalogna, la sua società, le famiglie, le amicizie, che hanno violentato la Costituzione dagli stessi catalani plebiscitata e lo Statuto d’autonomia pure voluto dai catalani. Un golpe parlamentare che ha calpestato ogni regola democratica in nome di un nazionalismo mistificante, etnicista, escludente, che coltiva l’odio anziché la civile convivenza. La Catalogna proprio non merita questa banda.”