Emergenza sanitaria a Nuova Dehli dove i livelli di smog hanno superato di ben 70 volte i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Le polveri sottili infatti dovrebbero rimanere al di sotto di 300, livello considerato pericoloso per la salute ma idealmente non dovrebbe superare i 25. A Nuova Dehli è stata raggiunta la quota di 703.

È già il secondo giorno che la pesante cappa di smog soffoca la capitale indiana costringendo il governo a chiudere persino le scuole. Complici il freddo e l’assenza di vento, l’inquinamento penetra persino nelle gallerie della metropolitana.

Non è la prima volta che l’India affronta questa emergenza, già nel 2014 l’OMS l’aveva classificata come la capitale più inquinata al mondo coi livelli di smog peggiori di quelli di Pechino. Da allora sono state sperimentate diverse misure per limitare l’inquinamento ma in questi giorno la capitale è di nuovo nella morsa delle polveri. I livelli si sono alzati anche a causa dei fuochi d’artificio accesi per celebrare la festa delle luci induista e degli incendi di stoppie nei campi a nord del Paesi, una pratica vietata ma ancora molto comune nelle zone rurali.

“Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza sanitaria pubblica a Delhi, perché l’inquinamento è a livelli allarmanti. Le autorità di Delhi devono fare ogni sforzo possibile per ridimensionare questa minaccia” ha dichiarato il presidente dell’Associazione Krishan, Kumar Aggarwal.

Anche la maratona prevista per il 19 novembre rischia l’annullamento a causa dei danni che potrebbe causare alla salute dei partecipanti. La rivista Lancet ha riportato che in India l’inquinamento ha ucciso 2.5 milioni di persone.