dal Corriere del Ticino

«È giusto far luce, ma prendersela con le persone innocenti, completamente estranee al mandato ad Argo 1, per colpire me e il mio partito è un atto di vigliaccheria e meschinità che contraddistingue in particolare l’agire di alcuni politici e giornalisti. Dispiace che la gente onesta di questo cantone sia stata turlupinata in questo modo e debba assistere a questo circo, ma presto verrà fatta chiarezza. Per quel che mi riguarda, non avrei mai creduto di trovare tutto questo fango e così tanta falsità e cattiveria sulla mia strada. In questi anni ho lottato con i denti e con le unghie in modo onesto e sincero, in particolare contro le ingiustizie e con un occhio di riguardo per le persone in difficoltà. L’ho fatto in Ticino e anche all’estero, con fatti concreti, che sono lì da vedere. Non saranno le parole infamanti, le calunnie e la sofferenza inflitte gratuitamente alle persone a me care che mi faranno perdere la tenacia e la voglia di fare politica».

Fiorenzo Dadò

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Il tono di queste frasi del presidente PPD non è soltanto desolato, ma amarissimo e duro. Visto il clima surriscaldato (che concede anche a me qualche licenza) mi arrischio a portare a conoscenza del pubblico una sentenza memorabile, attribuita al luminare socialista Rino Formica. Egli disse un giorno:

“La politica non è cosa per signorine di buona famiglia. La politica è sangue e merda”.

Ditemi voi se costui non era un genio.