Sono passati 20 anni da quel terribile 17 novembre del 1997 in cui 36 turisti svizzeri avevano perso la vita in uno degli attentati più gravi contro cittadini elvetici.

La strage di Luxor era stata messa in atto da un gruppo di estremisti appartenenti all’organizzazione islamista al-Gama’at al-Islamiyya, che avevano sparato a raffica a un gruppo di turisti in visita in Egitto, sul sito archeologico di Deir el-Bahari. Il bilancio dell’attacco era stato tragico: oltre ai 36 svizzeri, sotto il fuoco dei terroristi avevano perso la vita altre 26 persone, per un totale di 62 vittime.

Oggi il terrorismo non è di certo una piaga debellata. Secondo i dati del Global Terrorism Database, riportati da swissinfo, tra il 2012 e il 2016 gli attacchi terroristi nel mondo sono stati oltre 33’000 e hanno mietuto 153’000 vittime in decine di paesi diversi, con un picco di 6’300 vittime in giugno 2014.

Nonostante i frequenti attacchi che si sono registrati negli ultimi anni in Europa, il nostro continente non è di certo al centro delle strategie del terrore praticate dai gruppi estremisti: gli europei non rappresentano più dello 0.3% del numero totale delle vittime. I paesi più colpiti sono l’Iraq, l’Afghanistan, la Nigeria e alcuni altri paesi Africani.

L’attività terroristica ha avuto un picco nel 2014 ma da allora sta calando, il numero di vittime è in continua diminuzione.