È stato presentato presso la sede principale del Giornale del Popolo a Massagno il volume “30 anni di Bonefferie” alla presenza dell’autore, il vignettista Armando Boneff e di Alessandra Zumthor, Direttrice del GdP che edita il libro. Nelle quasi 500 pagine si condensano 30 anni di storia, in particolare del Ticino, spunti di riflessione partendo dai fatti di cronaca illustrati in 1165 vignette apparse sulla prima pagina del GdP e commentate con ironia bonaria… ma non troppo, dall’autore. L’originale formato orizzontale ricorda tra l’altro le strisce dei primi fumetti.

Tra i vari eventi legati al 90.mo del quotidiano di Massagno, il libro “30 anni di Bonefferie” trova una collocazione di primaria importanza e va a chiudere i festeggiamenti iniziati circa un anno fa. Da una mole iniziale di oltre 5’000 vignette Boneff ne ha selezionate poco più di un quinto, collegandole con titoli e brevi didascalie per contestualizzare quelle più significative e rendere scorrevole la lettura di fatti ormai remoti e a volte legati a personaggi nel frattempo scomparsi, ma che hanno contribuito a scrivere la storia del nostro Cantone.

Nel corso di 30 anni sono innumerevoli i cambiamenti avvenuti sia a livello tecnico che di costume. Si è passati dai primi disegni consegnati a mano in redazione, poi trasmessi con il telefax, via via fino all’avvento delle moderne tecnologie e il recapito per email. Boneff ricorda poi il passaggio “dal rischio di scandalizzare i lettori per un segno di troppo nelle prime vignette pubblicate per un lettorato serio e suscettibile, al timore di essere ignorato dopo l’avvento di altre testate al cui confronto il mio humor è graffiante quanto una spugnetta passata su una schiena insaponata.”

Cinque direttori, cinque vice-direttori e otto capo-redattori, nonché quattro vescovi-editori alla testa della Diocesi, ciascuno con la propria sensibilità ad influire, chi più chi meno, sulla linea editoriale, hanno accompagnato la lunga carriera di Boneff al GdP: un importante allenamento alla sintesi dei concetti e dei fatti di cronaca, la ricerca delle contraddizioni da evidenziare trovando la giusta misura per evitare volgarità gratuite o colpi sotto la cintura.

“Stimolante e autoresponsabilizzante – afferma ancora l’autore – è l’aver goduto di una libertà espressiva difficile da immaginare, non solo relativamente all’orientamento del GdP. È capitato, soprattutto i primi anni, che alcuni personaggi influenti o ambienti suscettibili “colpiti” abbiano provocato qualche grattacapo al Direttore di turno, comprese alcune disdette di abbonamenti. A tutt’oggi, comunque, non c’è stato alcun episodio di rilevanza penale. Ma l’aspetto per me più gratificante è stato ed è tuttora il rapporto instaurato con i lettori, tanto stretto da aver reso possibile la mia inattesa entrata in politica alla veneranda età di quarantanove anni. Ciò mi ha consentito di vivere in prima persona le situazioni che avevo osservato con distacco. Da quel momento mi sono impegnato a distinguere nettamente il ruolo istituzionale, con le sueregole anche formali, da quello del vignettista, chiamato ad esagerare ogni situazione per centrare l’obiettivo di far sorridere riflettendo. Questa esperienza, che continua a livello comunale dopo tre legislature nel Parlamento cantonale, mi accomuna agli attori delle gesta che spesso caricaturizzo costringendomi ad un divertente esercizio di sdoppiamento. L’autoironia mi consente di non prendermi troppo sul serio e di non sgretolarmi per effetto di una possibile risonanza…”

Il libro “30 anni di Bonefferie”, al prezzo di Chf 40.- è ordinabile dal sito www.gdp.ch, all’indirizzo bonefferie@boneff.ch oppure al telefono 0800 55 35 70