Interpellanza al Consiglio federale

Il CEO di UBS Sergio Ermotti ha di recente annunciato che il mantenimento della sede centrale di UBS in Svizzera  non è garantito. La proprietà della banca potrebbe decidere di spostarla all’estero: questo in quanto l’istituto è detenuto in gran parte da investitori stranieri.

Quale motivo del possibile trasferimento all’estero, Ermotti cita l’iperregolamentazione sulla piazza finanziaria svizzera, che la rende sempre meno competitiva ed attrattiva per gli operatori.

A seguito dei cedimenti senza alcuna contropartita sul segreto bancario in cui la politica federale (Consiglio federale in primis) si è prodotta negli scorsi anni, la piazza finanziaria elvetica ha già conosciuto un’ecatombe occupazionale: in Ticino, ad esempio, ha perso 2700 impieghi in 15 anni, tra l’indifferenza della maggioranza politica – peraltro complice dello smantellamento.

Ciononostante, l’Ecofin ha appena inserito la Svizzera sulla lista grigia dei “paradisi fiscali”: oltre al danno, la beffa.

Le dichiarazioni del CEO di UBS lasciano supporre che l’evocata iperregolamentazione potrebbe infliggere un nuovo colpo a quella che era una delle principali fonti di ricchezze della Svizzera.

Chiedo al Consiglio federale:

  • Come valuta il CF l’ipotesi di partenza della sede centrale di UBS dalla Svizzera, in particolare in considerazione dell’intervento della Confederazione che ai tempi della crisi del 2008 salvò la grande banca dal fallimento con un pacchetto di aiuti di 60 miliardi di Fr?
  • Quali potrebbero essere le conseguenze della partenza della sede centrale di UBS dalla Svizzera a mente del CF?
  • Il CF ha avuto degli scambi di vedute su questo tema con i vertici di UBS?
  • Come valuta il CF il problema dell’iperregolamentazione sulla piazza finanziaria elvetica, sollevato dal CEO di UBS? Il rischio di emigrazione da parte di istituti finanziari per questo motivo, è ritenuto concreto? Se sì, è intenzione del CF proporre delle modifiche legislative (abrogazioni di leggi) per risolvere o quantomeno mitigare il problema?

Lorenzo Quadri, consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi