Una notizia inusuale riportata dal New York Times ha portato giubilo in ambienti complottisti: il Pentagono ha ammesso di aver indagato sugli UFO negli anni passati nell’ambito di un programma di cui pochi erano a conoscenza.

Durato 5 anni, il programma è nato nel 2007 su richiesta del parlamentare democratico del Nevada Harry Reid (da sempre interessato al tema) ma non ha avuto successo e formalmente è stato cancellato nel 2012, nonostante c’è chi sostenga che è ancora in vita anche se senza più finanziamenti.

Esiste un precedente: tra il 1947 e il 1969 l’aviazione statunitense aveva avviato una serie di studi per studiare l’origine di 12mila oggetti non identificati ma il progetto aveva subito un arresto quando si era concluso che la maggior parte degli “inspiegabili” avvistamenti erano stelle, velivoli spia ed aerei. Da allora più niente fino a 10 anni fa quando era nato l’“Advanced Aerospace Threat Identification Program” finanziato da ben 22milioni di dollari finiti quasi tutti in mano ad una società aerospaziale di proprietà di un amico di Harry Reid attualmente impiegato alla NASA che si era dichiarato “assolutamente convinto” dell’esistenza degli alieni.

Nonostante numerose segnalazioni di piloti e militari testimoni di fenomeni inspiegabili e velivoli strani che sfrecciavano a velocità impossibili nessuna prova concreta è stata mai prodotta e i finanziamenti cessarono. “Fu deciso che c’erano altre e più alte priorità che meritavano di essere finanziate e fu nel migliore interesse del dipartimento della Difesa fare un cambiamento”, ha spiegato il portavoce del Pentagono Thomas Crosson.