da una mail indirizzata a Libano Zanolari e pubblicata dal Gas

fdm  Approfitto dell’occasione per formulare un mio pensiero sulla RADICALITÀ di No Billag. Per molti, è un grave difetto. Ai miei occhi, invece, è il pregio essenziale. Tutto o niente, alles oder nichts. Cadono le maschere, vengono accantonati i melliflui tessitori di compromessi, la gente si batte per la propria pelle. Con la paura che ti stringe lo stomaco, con rabbia. Benvenuta, o radicale No Billag!

PS. Di grande interesse l’espressione di Cheda “articolo costituzionale che toglie potere ai partiti politici”. Perché il potere politico (che è sì il governo, ma anche il parlamento con le sue due camere e la sua maggioranza) convoglia forzosamente sulla radiotelevisione di Stato questa ingente massa di denaro? Non insulterò l’intelligenza (notevole) dei miei lettori rispondendo a questa domanda!

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MATTEO CHEDA

  1.  Parte della Ssr è redditizia. I costi per telespettatore delle emissioni più costose sono 20-30 volte maggiori delle emissioni meno costose come telegiornale, meteo. La parte redditizia della Ssr verrà certamente mantenuta.
  2. I costi possono essere ridotti drasticamente. L’incasso del canone attualmente costa 55 milioni all’anno. In futuro 18 milioni. Se perde i soldi del canone, la Ssr cercherà di fornire lo stesso servizio riducendo i costi. Per intervistare i partecipanti di un congresso politico in tedesco, francese e italiano non servono sei giornalisti (due per lingua, tre per le radio e tre per le tv) più uno staff tecnico a bordo di diversi veicoli. Un giornalista trilingue con una telecamera tascabile può contribuire meglio alla coesione nazionale. La tecnologia è migliorata e oggi per una diretta web basta uno smartphone. Di conseguenza, mi chiedo: per trasmettere in tv il corteo Rabadan è davvero indispensabile continuare a invadere con grossi camion il centro storico di Bellinzona, disturbando il carnevale? Non basterebbero mezzi più discreti e meno costosi?
  3. I partiti politici per loro natura tendono a conservare il potere che hanno tra le mani. Non votiamo su una nuova legge ma su un articolo costituzionale che toglie potere ai partiti politici. Il parlamento dovrà interpretarlo tenendo conto di tutta la costituzione. In Svizzera non esiste un tribunale costituzionale. Ciò ha permesso ai parlamentari di versare l’assicurazione maternità 60 anni dopo l’approvazione dell’articolo costituzionale. Prima del voto sull’iniziativa delle Alpi, i contrari dicevano che l’autostrada in Vallese sarebbe stata illegale. Quattro mesi dopo l’accettazione dell’iniziativa (75% di no in Vallese), il parlamento ha comunque approvato l’autostrada. Prima del voto sull’iniziativa contro l’immigrazione di massa, si paventavano scenari apocalittici che non si sono verificati. Il parlamento ha dimostrato grande fantasia nell’applicazione della costituzione. Secondo me, non smetterà proprio ora che si toccano le cadreghe. Il presidente della Corsi è Luigi Pedrazzini. Il presidente della Ssr è Jean-Michel Cina. Entrambi ex consiglieri di Stato Ppd. Difficilmente i politici che controllano la Ssr vorranno perdere le loro remunerate cadreghe. Se continuano a comportarsi come in passato, interpreteranno l’articolo No Billag in modo da mantenere la Ssr viva e vegeta allo scopo di conservare il potere che hanno tra le mani.

Matteo Cheda