Sono passati quattro anni da quel terribile giorno di fine 2013 quando in Francia il famoso pilota campione Formula 1 Michael Schumacher si è trovato coinvolto nell’incidente che ha cambiato la sua esistenza: una rovinosa caduta sugli sci ha reso la sua vita un dramma.

In bilico tra vita e morte, il campione era stato curato in un istituto specializzato per lunghi mesi per poi tornare tra le mura domestiche senza migliorare. Da allora la sua vita è avvolta da un velo di mistero: nulla trapela dai famigliari e dagli amici dell’ex sportivo. Le uniche parole divulgate dai neuro chirurghi di Grenoble poco dopo il banale incidente sono state “lesioni cerebrali sparse”.

Da allora poco si sa delle condizioni dell’ex campione tranne che medici e infermieri lo assistono quotidianamente. Diversi sono stati i tentativi di sbirciare “dal buco della serratura” del castello di famiglia Schumacher, in Svizzera, ma la famiglia ha lottato duramente contro i tentativi di intrusione, arrivando talvolta al tribunale.

La moglie Corinna assieme ai figli Mick e Gina Maria ha promosso la campagna “Keep fighting” per sostenere coloro che si trovano nella stessa situazione. E infatti la famiglia continua a lottare e ad andare avanti con la propria vita nonostante la tragedia: il figlio Mick ha seguito le orme del padre mentre la ragazza ha preferito l’equitazione.

Pochi sono i visitatori ammessi tra le mura del castello, gli amici e collaboratori di Michael come Jean Todt, Ross Brawn e Luca Badoer. Nonostante l’ostinato silenzio, qualche mese fa tuttavia la famiglia si è lasciata sfuggire parole di cauto ottimismo:  “Sta meglio, ma abbiamo bisogno di un miracolo”.