La vendetta di Bannon. Così potrebbe passare alla storia la spregiudicata azione vendicativa dell’ex stratega allontanato dalla Casa Bianca, Steve Bannon, che ha descritto allo scrittore Michael Wolff un quadro a fosche tinte sul comportamento del Presidente Trump con il suo staff, riportato nel libro “Fire and Fury: inside the Trump House”. Il retroscena presidenziale sarebbe composto da offese ai suoi collaboratori, e terrore d’essere avvelenato (e per questo andrebbe a mangiare al Mc Donald, per non essere inseguito da aspiranti avvelenatori). Al suo fianco Melania, la first lady poco incline a sopportare la carriera politica del consorte, e la figlia Ivanka, piena di ambizione.

Ivanka Trump e Jared Kushner

La 36 enne Ivanka, ex modella e ora imprenditrice, sognerebbe infatti concorrere alla presidenza, come concordato col marito Jared Kushner, imprenditore e magnate ebreo.  Sarebbe dunque lei, come da Ivanka stessa affermato, la prima donna presidente degli Stati Uniti. E contro la coppia Jared- Ivanka, ci si va giù pesanti, con linguaggi inopportuni e insulti non leggeri (si giunge sino all’antisemitismo “una guerra tra ebrei e non ebrei…”).

Nel libro figurano altre esilaranti teorie complottiste basate solo su nomee poco gentili che Trump avrebbe attribuito aisuoi collaboratori. Il leccapiedi Jared, (il genero), lo sleale Bannon (beh, ci aveva preso), la frignona Kellyanne Conway.

Secondo Bannon Melania avrebbe pianto il giorno della vittoria del marito, non tanto per la felicità quanto per la paura di vederlo presidente.

Al di là di tutto, che è Bannon? Il confessore non richiesto della Casa Bianca, secondo le opportune difese del Presidente, non avrebbe niente a che fare con la Casa Bianca, non rappresentando la base della 45esima presidenza.

Bannon sarebbe dunque un frustrato, che con un libro dedito al populino, da sempre ghiotto di gossip e pettegolezzi nulli, avrebbe ottenuto la sua rivincita, propria solo di un linguaggio da caserma e di un prestanome.