Emergono anche in Svizzera dati allarmanti sul fenomeno degli abusi sessuali su minori segnalati alla Chiesa cattolica. Da quanto ha rivelato Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung dal 1950 ad oggi sarebbero circa 250 i casi segnalati e gli abusi varierebbero di gravità: dal contatto non richiesto fino alla vera e propria violenza sessuale. Le persone coinvolte sono circa 230 tra 88 adulti e 140 bambini e ragazzi ma la Conferenza dei vescovi svizzeri ha dichiarato che “Il 10% dei casi si è verificato negli ultimi otto anni, le vittime sono tutte persone adulte”.

Le aggressioni vengono generalmente perseguite d’ufficio e dal 2014 la Chiesa è obbligata ad informare le autorità non appena viene a sapere del crimine. Alcune indagini tuttavia continuano ad essere seguite unicamente da ecclesiastici poiché alcune vittime non desiderano sporgere denuncia.

Su questa procedura in particolare ci sono numerose polemiche, secondo i magistrati infatti indagini di questo tipo potrebbero non essere imparziali e corrette. Elmar Tremp, il procuratore di San Gallo ha affermato che i casi gravi “devono essere affrontati seriamente” applicando la legge e agendo anche attraverso atti coercitivi come perquisizioni e sequestri.