Il 22 gennaio, nella settimana intorno alla simbolica data del Giorno della Memoria, si terrà a Lugano una conferenza su un tema di grande attualità: il negazionismo, sia quello tradizionale che nega la realtà storica della Shoah, sia quello odierno che utilizza dark web e fake news per diffondere l’odio razziale, con lo sguardo rivolto ad altri genocidi: quello armeno, tibetano e quello dei Rohingya. L’evento è organizzato da BraincircleItalia e ASI, in collaborazione con la Fondazione Federica Spitzer, l’Università Ebraica di Gerusalemme e il Centro Internazionale Vidal Sassoon per lo Studio dell’antisemitismo.

Prima del dibattito, avrà luogo la proiezione del film Denial, La Verità negata, di Mick Jackson con Rachel Weisz. Basato sul libro di Deborah Lipstadt La storia sotto processo: un giorno in tribunale con un negazionista, racconta la vicenda del processo per diffamazione intentato da David Irving, professore inglese, contro l’autrice, una giovane studiosa americana che lo aveva accusato di aver manipolato la realtà per sostenere le sue tesi negazioniste. Il film rientra nella migliore tradizione del docu-drama e ha avuto grande successo in tutto il mondo.

L’evento si svolge al cinema LUX a Massagno, alle ore 18 di lunedì 22 gennaio. L’ingresso è gratuito, ma è richiesta la prenotazione sul sito www.luxarthouse.ch.

Saranno presenti: Manuela Consonni, professore di Holocaust Studies e Direttore del Centro per gli Studi sull’Antisemitismo alla Hebrew University of Jerusalem, Gadi Luzzato Voghera, direttore del CDEC (il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) di Milano, punto di riferimento internazionale per la storia dell’ebraismo italiano e Pietro Kaciukian, scrittore, console onorario della Repubblica di Armenia. Modera Viviana Kasam, giornalista e Presidente di BrainCircleItalia. Adrian Weiss, presidente dell’Associazione Svizzera Israele-Ticino porgerà un saluto iniziale.

David Irving

Il dibattito vuole affrontare un problema diventato sempre più pericoloso grazie al web. Negare crimini, genocidi, pulizie etniche per motivi razziali, religiosi, politici è una piaga che affligge la nostra società manipolando le coscienze, soprattutto quelle dei più giovani, promuovendo la teoria dei complotti, così attraente per chi rifugge dal ragionamento critico, ed evitando l’assunzione di responsabilità.

Si parlerà anche di come si può combattere il negazionismo e l’incitamento all’odio razziale. E’ possibile ed auspicabile un maggiore controllo su Internet, e quanto questo può incidere sulla nostra libertà di pensiero e di espressione? Le leggi che criminalizzano e puniscono severamente l’incitamento all’odio razziale , come quella approvata dal Parlamento italiano il 16 giugno 2016 dopo un lungo dibattito, costituiscono un deterrente o rischiano di essere strumentalizzate?