Gino Ceschina non è una persona qualunque, ma un affermato professionista dell’informazione. Eppure si limita a riprendere il mio post sul fatto che con No Billag *non* si spegnerà improvvisamente la luce a SSR il 1.1.2019 e non menziona quello immediatamente successivo, che riporta la fonte e permette di capire il messaggio.

Ecco cosa scrive il *Consiglio federale* a pagina 7384 del messaggio sull’iniziativa:

“Dalla disposizione di cui all’articolo 197 numero 12 capoverso 3 Cost. si può desumere che il comitato dell’iniziativa non prevede un’applicabilità diretta della disposizione costituzionale proposta. Il nostro Consiglio condivide tale opinione. Alcuni aspetti del testo dell’iniziativa, come ad esempio il divieto di qualsiasi sovvenzione (cpv. 4) e il divieto di riscossione di canoni (cpv. 5), sebbene formulati con sufficiente precisione e dunque funzionali, in linea di principio, ad un’applicazione diretta, si iscrivono tuttavia in un sistema generale ancora da concretizzare e, secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, non possono pertanto essere attuati singolarmente (cfr. DTF 139 I 16 consid. 4.3). In particolare, la disposizione concernente la messa all’asta delle concessioni (art. 93 cpv. 3 Cost. secondo il testo dell’iniziativa) è formulata in termini generali e non è quindi sufficientemente precisa per un’applicazione diretta. La messa all’asta delle concessioni presuppone un certo numero di decisioni che devono essere prese dal legislatore, come ad esempio definire le esigenze di tipo formale e contenutistico per la concessione e stabilire le modalità di messa all’asta. Questi aspetti richiedono l’intervento del legislatore e, conformemente alla Costituzione federale, non potrebbero essere attuati direttamente.”

Link al messaggio: https://www.admin.ch/opc/it/federal-gazette/2016/7359.pdf

Ceschina, spero di esserle stato utile nel completare il suo post. Buona domenica.

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Commento (lapidario) di Ticinolive. In altri termini il “margine di manovra” NON È NULLO.