Se ‘è andata improvvisamente a 46 anni, Dolores O’ Riordan, cantante della band di successo mondiale dei Cranberries. Era a Londra, dove stava registrando, è stata trovata morta nella sua stanza dell’Hotel Hilton, a Londra.

Con Zombie ha segnato un ventennio, dagli anni ’90 ad oggi, una voce di libertà e denuncia. E di infinita dolcezza.

Alle 9.05 del mattino del 15 gennaio, la Polizia giunge a Park Lane, per constatare il decesso di una donna, morta “inspiegabilmente” all’età di 46 anni nella sua camera d’albergo. Un malore? Un suicidio? Le ipotesi si susseguono frenetiche, senza che nessuna di esse trovi una risposta. La cantante aveva un successo planetario, e un passato oscuro e difficile da dimenticare.

Luci e ombre nel passato di un talento

Dolores venne infatti abusata dagli 8 ai 12 anni da un amico di famiglia, come raccontò il Belfast Telegraph nel 2014. Custodì il terribile segreto sino a quando, nel 2011, al funerale del padre, fu costretta a rivedere quella persona, che le chiese spudoratamente scusa. Dolores cadde in uno stato depressivo, di anoressia e tentativi di suicidio. Ma per i tre figli piccoli, Taylor, Molly e Dakota, aveva deciso di restare, e combattere. Oggi i bambini vivono col padre, ex marito di Dolores, il manager Burton.

Nata a Limerick, in Irlanda e cresciuta a Ballybricken, settima di sette fratelli cattolici, viene riconosciuta come talentuosa nell’89, a soli 18 anni, dai fratelli Noel e Mike Hogan, i quali, fondatori della band “The Cranberry Saw Us”, cercano una cantante. Il gruppo diviene “The Cranberry”, e dai piccoli locali irlandesi parte per gli Stati Uniti, dove alcuni brani entrano addirittura nella top ten.

Il successo stratosferico di Zombie

Nel ’94 Dolores stessa scrive una canzone per la sua band, Zombie, ispirata dal conflitto nell’Irlanda del Nord, in cui un attentato dell’IRA, a Warrington aveva provocato un anno prima la morte di due ragazzi, chiara denuncia alla situazione critica di violenza nell’Irlanda del Nord. La canzone parla di morti viventi, assuefatti dalla violenza, sino a trasformare la voce della cantante, solitamente dolce, in un grido di denuncia alla guerra in generale. Nel ’95, premiata agli MTV Awards, raggiunge il titolo di miglior canzone dell’anno.

Poi la carriera da solista, con Are You Listening e No Baggage, il duetto coi cantanti italiani Zucchero nel 2004 e Sangiorgi nel 2007.

Ed è proprio quest’ultimo, cantante dei Negramaro, a dedicarle struggenti parole d’addio in un lungo post su facebook. “Ti ho vissuta come un sogno. E come un sogno sei volata via”.

La carriera continua, impennata, sulle orme di quella voce dolce e tipicamente irlandese sancita nel 1999 con il solare brano Just my imagination, ma gli episodi di fragilità, seppur sporadici, si mostrano a tratti, oscuri, come quando nel 2014 viene condannata a tre mesi in un ospedale psichiatrico, per aver aggredito una hostess su un aereo, nonostante lei affermi di non ricordare nulla.

Sono i figli, come lei ricorderà sempre, ad averla aiutata a uscire dalla depressione, E il calore dei fans, cui sono dedicati gli ultimi post.

Quello di Natale, dove sanciva la sua sperata ripresa “mi sento bene, ho fatto il primo giro di concerti in questo fine settimana, ho suonato alcune canzoni a New York, ci è piaciuto davvero. Vi voglio bene.” e quello, dedicato ai figli, un augurio di buon anno, il 26 dicembre scorso.

Heading to YYZ to see my babies!! Happy new year everyone!”. Poi l’ultima foto, in cui abbraccia un gatto. Un saluto, prima di partire per le coste d’Irlanda, che non avrebbe raggiunto.

Dolores lascia un vuoto incolmabile nel mondo della musica, poiché era stata capace di dolcezza e di denuncia, di far vibrare la sua voce angelica sino al grido di libertà e giustizia.