È quantomeno discutibile la scelta dello speaker per una conferenza al Roanoke College in Virginia, che ha ospitato la tristemente famosa Amanda Knox davanti a una platea di studenti.

Accusata per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007, Amanda fu condannata in primo grado per poi essere assolta dalla Corte d’Appello di Perugia il 3 ottobre del 2011. Coinquilina della vittima, Amanda era stata una delle principali sospettate fin da subito e ancora oggi il suo rilascio fa discutere. Molti sono i dubbi sulla macabra vicenda e sul grado di coinvolgimento della ragazza americana, ma questo non ha fatto che accrescere negli anni la sua popolarità.

Già protagonista di un film sulla vicenda, Amanda ha anche scritto un libro dove racconta la sua versione della storia e indugia nei dettagli del suo “inferno personale” vissuto per 4 anni nella prigione italiana.

Ora invece, l’agenzia “All American Speakers” ha organizzato una tournee’ in giro per gli Stati Uniti, con una serie di appuntamenti con Amanda Knox nei panni della vittima di una giustizia scorretta che racconta la sua storia e la “sua” Meredith in cambio di un onorario di ben 9 mila dollari più spese per ogni apparizione.

La prima conferenza si è tenuta al Roanoke College dove una evidentemente emozionata Amanda ha narrato la sua vicenda: “Sono stata dipinta come il diavolo. Tutto quello che è stato detto su di me non conta. Quello che conta è solo la verità. Ho sempre creduto che ci fosse una luce in fondo al tunnel perché è la verità che conta”.

Oltre a raccontare i fatti, Amanda ha anche approfondito la questione del suo allora findanzato Raffaele Sollecito e del famoso bacio catturato in foto: “Non avrei mai pensato che potesse contare in un’aula di tribunale. Neanche nei miei peggiori incubi avrei immaginato di essere incriminata ingiustamente. Ma quando l’accusa e i media hanno costruito la loro storia, hanno creato una versione sosia di me che vi rientrava perfettamente” ha dichiarato l’ex accusata.

Non l’ha presa molto bene la famiglia di Meredith Kercher che ha parlato attraverso il legale Francesco Maresca: “Spero capisca quanto sia inappropriato questo comportamento. Continuo a pensare che dovrebbe ringraziare la giustizia italiana per averla dichiarata assolta nonostante due precedenti condanne pesantissime e invece si impegna in iniziative commerciali offensive per la memoria della povera Meredith. Certamente di cattivo gusto”.