A oggi pochi storici hanno analizzato l’odio che il III Reich aveva nei confronti della massoneria. Lo scrittore francese Arnaud de la Croix propone un’opera completa sulle relazioni fra nazisti e massoni : “Hitler et la franc-maçonnerie”, edizioni Racine.

In questo suo libro, de la Croix parla degli anni precedenti la guerra, risale alle fonti dell’ideologia nazista, esamina la questione della passione dei nazisti per l’esoterismo e le società segrete.
Mostra che questa “caccia” ai massoni deriva da una decisione politica. Per giustificare il loro odio, i nazisti avevano deciso che alla testa della massoneria c’era una direzione ebrea.
Secondo loro, la massoneria era il vettore della perniciosa influenza degli ebrei. “L’anti-massoneria gioca un ruolo chiave nell’ideologia nazista perchè in parte è legata all’antisemitismo – scrive de la Croix. In sostanza è quel che diceva Adolf Hitler nel suo Mein Kampf. Risultato : i nazisti prendono rapidamente le misure necessarie per far scomparire questa organizzazione.

La Germania nazista, ricorda l’autore, non può sopportare la concorrenza intollerabile delle società segrete, che minaccerebbero l’ordine e la civiltà cristiana.
E’ il secondo motivo per cui Hitler combatte la massoneria. E’ esattamente il tema centrale dei Protocolli dei saggi di Sion, uno dei più famosi falsi storici, fabbricato all’inizio del 20esimo secolo da antisemiti russi.
I nazisti hanno letto i Protocolli e ne hanno tratto argomenti per detestare i massoni. Ma Arnaud de la Croix spiega che Hitler attingeva anche ad altre fonti, prendendo le distanze dai suoi “maîtres à penser” per produrre un’ideologia originale e, soprattutto, spiega che Hitler è colui che è passato all’atto.

Però Hitler non sviluppa verso i massoni la stessa ferocia distruttiva che attua contro gli ebrei. Prova ne è la presenza di un massone, il dottor Hjalmar Schacht, a capo dell’economia del III Reich e che metterà in atto l’esclusione degli ebrei dalla funzione pubblica.
“I nazisti hanno giustiziato pochi massoni (…) E’ essenzialmente l’Ordine in sè che ha sofferto della repressione nazista. Le logge vennero dissolte e l’insieme dei loro beni confiscati, gli archivi vennero saccheggiati, i membri dell’Ordine bollati come infami e messi sotto sorveglianza – spiega de la Croix.

(Fonte : levif.be)