Nella nuova edizione del Popolo e Libertà a tutti i fuochi del Ticino: in autunno il lancio di un’iniziativa popolare per frenare gli aumenti della cassa malati

Esce in questi giorni in tutte le case del Ticino il nuovo Popolo e Libertà (PeL) in versione mensile. Questa novità rappresenta a tutti gli effetti la nuova modalità di comunicazione del Partito, già annunciata in occasione del Congresso cantonale del gennaio 2017, che oltre ad essere più incisiva si prefigge di affrontare temi d’attualità, coinvolgendo più persone anche al di fuori del PPD stesso. I Partiti non possono più permettersi di lavorare a scatola chiusa ma devono coinvolgere tutte le risorse di cui la società dispone, uscendo da quegli steccati e dai preconcetti che non sono nient’altro che dei limiti.

In questo primo numero, come si può evincere già dalla copertina e dall’editoriale, si parla in modo prioritario del costante aumento dei costi della salute e dei conflitti di interesse tra politici federali e fornitori di prestazioni sanitarie. Il continuo aumento dei premi di cassa malati è oramai diventata una delle maggiori preoccupazioni per i cittadini. I politici devono pertanto affrontare questo tema nella più assoluta indipendenza. Nel dossier, che rappresenta l’asse portante di questo numero del PeL, vengono infatti illustrati i motivi di questi aumenti e le possibili soluzioni attraverso un’analisi basata su dati nazionali e sul lavoro di esperti del settore. Secondo il PPD esiste un buon margine di contenimento dei costi senza intaccare la qualità delle prestazioni per i cittadini.

A tal proposito il PPD, dopo aver provato invano a far passare le sue proposte nel Parlamento federale, ha elaborato un’iniziativa popolare – in uscita nell’autunno di quest’anno – che mira a frenare l’aumento dei costi sempre più fuori controllo.

Partito Popolare Democratico