“Bobo”, così affettuosamente soprannominato dagli amici, avrebbe compiuto 19 anni il prossimo 10 maggio.
Scomparso la sera di giovedì 11 gennaio scorso, il suo corpo è stato ritrovato ieri senza vita nelle acque del Ceresio vicino alla riva in zona Lanchetta ad una profondità di una decina di metri.
Le intense ricerche effettuate da parte della polizia cantonale hanno portato a questo tragico epilogo. Gli agenti della polizia lacuale hanno recuperato la salma ed i successivi esami hanno confermato l’identità della vittima.
Un centinaio di persone, presente anche il sindaco Marco Borradori, si erano riunite il 17 gennaio scorso per organizzare una fiaccolata per Boris in Piazza Dante a Lugano per portare conforto e solidarietà ai genitori e ai suoi amici lasciando volare nel cielo lanterne con lumini per tenere alta la speranza.
Quelli che lo conoscevano definivano Boris come un ragazzo davvero speciale e una persona buona di carattere. Sono state tante le persone che hanno dimostrato l’affetto verso di lui cercandolo senza sosta in tutti questi giorni estendendo le ricerche anche nella vicina Italia.
La polizia ha dichiarato che non sono stati trovati indizi su sul coprpo che fanno pensare ad un delitto. Dopo il lavoro, avrebbe sbrigato alcune commissioni prendendo poi il bus in direzione Cassarate. La madre ha parlato di un suo ultimo messaggio ricevuto, poi da quella sera più nulla.
Un’inchiesta è stata aperta per chiarire le circostanze della morte.