Donatello Poggi ci manda questo suo contributo, che volentieri pubblichiamo. Il riferimento è alla frase di Reto Ceschi, “moderatore” dell’infelice dibattito televisivo di lunedì scorso: “Facciamo che i Goebbels non abbiano ragione”. La frase incriminata si può leggere su Facebook. Sembra che il maestro di Barbengo stia facendo scuola. Chi potevano essere i Goebbels nel Ceschi-pensiero?

Da parte nostra ci limitiamo a ribadire che affidare la conduzione del dibattito al capo dell’informazione Rsi è stato un evidentissimo (e facilmente evitabile) errore, aggravato dal suo comportamento. Forse i sostenitori del Sì non si immaginavano una simile cosa, altrimenti avrebbero ben potuto rinunciare alla partecipazione.

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DONATELLO POGGI   Lunedì sera, dal ritorno da tre giorni a Firenze, mi sono trovato questo inserto (vedere a pagina 6)  su “il Mattino della domenica”, che leggo regolarmente, e sono rimasto basito!

Ebbene, è mia intenzione sporgere reclamo al Consiglio svizzero della stampa e dei media contro questo modo di agire, specie da parte del responsabile dell’informazione della RSI, qual’è il signor Reto Ceschi che, proprio per la sua funzione e posizione, non può e non deve permettersi di paragonare (il riferimento è perfettamente intuibile anche se non esplicito) a dei Goebbels (noto e cinico gerarca nazista) tutti coloro che sostengono l’iniziativa NO Billag. Io, come molti altri, voterò SI il prossimo 4 marzo e mi sento pesantemente offeso dall’espressione, davvero infelice (eufemismo), usata dal responsabile dell’informazione della RSI. Ricordo che mi sono espresso pubblicamente con un articolo in favore del SI, anche sul suo sito.

Ma la paura di perdere “potere” e magari posizioni di forza fa perdere la testa a tal punto? Non ci siamo. Se questi sono i metodi e i modi, fattuali in questo caso, che si usano a Comano per dare contro a chi democraticamente la pensa diversamente, allora le ragioni del SÌ non possono che prendere forza e qualcuno, sempre in quel di Comano, dovrebbe capirlo. Che tristezza.

Comunque inoltrerò regolare RECLAMO al Consiglio svizzero della stampa e dei media nei prossimi giorni, poi vedremo la risposta.

Donatello Poggi