Il secondo turno (a maggioranza semplice) del voto granconsigliare ha dato l’esito seguente:

PAGANI  34   PERUGINI  28   STAUFFER  23   CAPELLA 2

Andrea Pagani (PLR) è dunque il nuovo procuratore generale del cantone Ticino. Succede a John Noseda (PS).

L’elezione avrà probabilmente una coda polemica, dal momento che l’eletto era stato (secondo portali generalmente ben informati) “non raccomandato” dalla speciale perizia dello ZHAW di Zurigo, costata al contribuente 30mila franchi.

Benché alcuni deputati, con in testa Carlo Lepori (PS), avessero chiesto al presidente del Gran Consiglio Walter Gianora la consegna integrale dell’ “assessment” (cioè la perizia stessa) a tutti i membri del parlamento, il presidente l’ha negata per motivi di privacy. Va detto che i socialisti avevano un eccellente motivo per presentare la loro richiesta: il loro candidato, Stauffer, era infatti il primo nella valutazione attitudinale dello ZHAW (sempre secondo fughe di notizie).

Jacques Ducry, ex PLR eletto sulle liste PS come indipendente, sfoggiando la sua eloquenza ha deplorato tale assenza di informazione, ma il suo gesto non ha avuto che un effetto platonico.

(commento) La scelta di ricorrere a una perizia “esterna” ha portato a sviluppi goffi e infelici: la “necessità” di nascondere il risultato essenziale (che è filtrato comunque perché le comari sono imbattibili), l’imperativo di resistere alle pressioni dei deputati che volevano sapere, le illazioni diffuse sui social… L’immagine offerta al Paese è stata di malaccorta improvvisazione. Ma la precauzione sovrana è sempre la stessa: pensarci prima.