Secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto gfs.bern il 65 % degli svizzeri boccerebbe l’iniziativa “No Billag” mentre il 33 % la approverebbe. Bassissima la percentuale degli indecisi, un misero 2 %.

Ma è il dato ticinese a sorprendere. Tra Airolo e Chiasso il Sì consegue un brillante (e per molti versi inspiegabile) 48 %.

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(commento) Quindici punti in più rispetto al dato nazionale! Una enormità. Quale può essere la causa di tanta anomalia? A nostro avviso sono gli eccessi esorbitanti della propaganda del NO. Estremamente aggressiva, diluviale e frenetica, per non dire isterica e intimidatoria, essa ha probabilmente infastidito e inquietato un sacco di cittadini elettori. Si è raschiato il fondo del barile, tutto quel che si trovava in giro (persone note e visibili) è stato arruolato. I pochi ardimentosi “che non ci stanno” hanno, come minimo, perso la morosa. Eroi masochisti senza più nemmeno una ragazza per piangere. Triste destino.

Proposta. E se tornassimo… a modi più civili? Ormai il No ha vinto, il Dinosauro ha salvato la sua rugosa pelle. La Grande Paura è alle spalle. Il Potere politico (dominante) non sarà privato della sua arma migliore. Che un libero cittadino, un opinionista qualsiasi – da errante, da folle – possa invocare il Sì tranquillamente… senza temere di farsi tagliare le gomme della macchina.