“No, la politica, come tutte le cose, in quanto tale non è una porcheria.”

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Il “terribile” caso Argo1 è stato messo un po’ da parte nelle ultime settimane, surclassato temporaneamente dal velenoso scontro sulla No Billag (conclusosi per KO). MA IL NODO GORDIANO NON È SCIOLTO e il caso tornerà per forza alla ribalta.

Sono veramente grato al presidente del PPD on. Fiorenzo Dadò, uno dei protagonisti della vicenda, per avermi concesso un’ampia intervista sui temi caldi, senza porre condizioni. Apprezzo molto questa sua disponibilità, che in tempi recenti almeno un’altra persona non ha dimostrato, per ragioni facilmente o difficilmente ipotizzabili. Ma non vi dirò chi è, così sarete costretti a indovinare.

Un’intervista di Francesco De Maria.

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Francesco De Maria  Lei preferisce un intervistatore mite o un intervistatore spietato?
Fiorenzo Dadò  Mi vanno bene entrambi.

Incominciamo… dalla fine. Lei non pensa mai a una possibile soluzione della crisi? Quali tappe intravvede? Quali scenari?
Il PPD ha imboccato la sua strada social conservatore, più vicina ai problemi della gente e ai valori del Ticino. Ci vorranno alcuni anni di lavoro molto impegnativo per invertire la tendenza e se tutti si daranno da fare sarà possibile. Oggi abbiamo i nostri problemi, è vero, ma non sono irrisolvibili. La crisi vera è molto più ampia e coinvolge la funzionalità della Democrazia, della quale i Partiti sono parte. Nessuno può chiamarsi fuori, basta vedere la scarsa partecipazione alle votazioni e il successo della scheda senza intestazione. Anche il Partito che vince le elezioni, di fatto rappresenta solo una stretta minoranza di cittadini. Questo è il vero problema.

Lei ha detto: “Lo scandalo Argo1 riguarda il DSS e non il partito”. Vuole spiegarci il senso preciso di questa frase?
La ditta Argo1 ha ricevuto il mandato dal DSS e da due ex alti funzionari, non dal PPD, il quale non ha avuto nessun ruolo e non ha nessuna responsabilità di nessun genere. Il PPD viene tirato in ballo perchè uno dei dipartimenti coinvolti è diretto da un PPD.

Il consigliere di Stato Beltraminelli è stato il bersaglio di continui attacchi, in primis condotti con singolare accanimento da Matteo Caratti della Regione; poi da altri media e da altre forze. Lo scopo evidente di questi attacchi era di spingerlo alle dimissioni immediate. Ma nulla è accaduto. La crisi più acuta è superata?
La questione non è stata gestita in modo ottimale sin dall’inizio ed è quindi degenerata, creando anche molta confusione, ma le dimissioni non sono mai state un tema. Ogni crisi può venir superata ma ci vuole impegno, serietà e si devono dare risposte convincenti. Vedremo che tipo di risposte arriveranno dalla Commissione d’inchiesta.

Che cosa pensa della famosa puntata di Falò? Io, che non guardo mai la TV, l’ho guardata tutta. L’ha giudicata tendenziosa? Una scorrettezza da parte della Rsi? Se sì, per quali motivi?
Falò ha avuto il merito di sollevare una serie di disfunzionalità. Queste andranno chiarite da chi sta verificando, poi si potranno trarre le conclusioni anche sull’attendibilità e qualità del servizio. Tuttavia l’utilizzo a sbalzo di documentazione non verificata e poi risultata falsa (procura dixit), per far credere all’opinione pubblica che vi fosse corruzione tra i funzionari, è un atto di indicibile scorrettezza nei confronti dei 4000 dipendenti del Cantone.

Lei avverte un senso di ingiustizia per ciò che ha dovuto subire? Oppure pensa che ci sia un prezzo da pagare per il fatto di “stare in politica”?
Quando hai un ruolo come il mio, anche se non hai nessuna responsabilità, puoi aspettarti in ogni momento di venire attaccato anche pretestuosamente da chi pensa di guadagnarci qualcosa o ha qualche conto in sospeso con te e il tuo Partito.

Il caso Argo1 è (sostanzialmente) una montatura? O, almeno, una gonfiatura?
Il caso Argo1 non va banalizzato ma chiarito attraverso un approfondimento serio e trasparente. Se è stata una montatura lo si capirà a bocce ferme. Ma non è l’unico. Ad esempio, in questo momento, abbiamo il caso anch’esso grave dei rimborsi illegali e soprattutto dei doppi stipendi all’ex cancelliere dello Stato. Anche in questa situazione, come l’altra, qualcuno ha fatto dei versamenti senza disporre delle basi legali.

Lei ha scritto una lettera a tutti i Ticinesi, un gesto drammatico e molto impegnativo. Vuole tracciarci un bilancio di quella operazione? Quante risposte ha ricevuto? Quale la risposta più bella?
In vita mia ho vissuto esperienze anche difficili ma una situazione di questo genere non è immaginabile. Quando non hai nessuna responsabilità, è difficile difenderti, perchè di fatto non sai su cosa e da chi devi difenderti. Dopo settimane di attacchi pretestuosi e illazioni, mi sono rivolto ai cittadini, così che potessero giudicare liberamente. Che risultato abbia avuto è difficile dirlo ma ho ricevuto molti apprezzamenti.

Nella sua lettera figura la parola “cattiveria”. Chi è cattivo? Perché i social sono così sprezzanti verso i politici? È un odio “naturale” o fomentato?
La cattiveria è purtroppo insita nella natura umana e la si è vista ampiamente anche in questa occasione. Ci sono però degli antidoti e tocca a noi sconfiggerla attraverso le soddisfazioni che con impegno e passione possiamo ottenere dalla nostra vita. Io non sarei mai capace di comportarmi in certi modi e neppure di fare del male gratuitamente agli altri. Sui social possiamo leggere di tutto ma per fortuna anche tante belle cose.

Lei ha fama (credo meritata) di uomo dal carattere sanguigno. Pensa che al partito potrebbe servire un presidente più flemmatico?
Non tocca me dirlo, ma se la base del Partito mi ha chiesto di assumere questa carica significa che il PPD desiderava una presidenza molto presente e attiva.

Lei è il presidente. Mancano 13 mesi alle cantonali, molto meno all’inizio della campagna. Sarà (dico io) difficile. Ha ben chiara in testa la strategia? Ha fissato l’obiettivo minimo? Chi deciderà la lista per il Consiglio di Stato?
L’obiettivo, come ho dichiarato al Comitato di gennaio, è quello di mantenere le attuali posizioni mentre la strategia, così come chi sarà in lista, la sveleremo al momento opportuno.

Il partito, nell’avversità, è compatto?
Come in tutti i gruppi di persone ci confrontiamo e discutiamo tra di noi ma, nonostante che ci sia stato chi dall’esterno abbia cercato di fomentare divisioni, il Partito è unito e sta lavorando con serietà.

Quando si trova in alta montagna (ma con il suo carico attuale e pesante di preoccupazioni) quali sono i suoi sentimenti?
La montagna e la natura in generale servono a tutti noi per rigenerarci e per stare bene. Io in montagna rifletto e penso la gran parte delle cose che poi cerco di realizzare durante la settimana.

Ha mai pensato (la gente lo dice, è un luogo comune): la politica è una gran porcheria?
No, la politica, come tutte le cose, in quanto tale non è una porcheria. Purtroppo ci sono persone che contribuiscono, dentro ma anche fuori dalle Istituzioni, a renderla tale.

Esclusiva di Ticinolive