Dopo la batosta – inequivocabile – la tentazione di lasciar perdere è forte (anche per istinto di sopravvivenza). Mi lascio tuttavia tentare (diceva Oscar Wilde: “Posso resistere a tutto tranne che alla tentazione”) e propongo ai miei lettori questo articolo di Eros Nicola Mellini, che – in quanto uomo di destra – non può avere ragione. Certo non può saperne più di Canetta e Ceschi (per non parlare di Caratti).

La parola fatale “faziosissimo” è stata pronunciata da Fabio Pontiggia, con una sincerità e un coraggio che gli fanno onore. Ma rischia la pelle anche lui, benché segga su una poltrona importante.

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Al di là del dubbio effetto pratico su una direzione dell’emittente di Stato – specialmente adesso che può pavoneggiarsi sventolando il sostegno popolare ottenuto con la letterale “asfaltatura” dell’iniziativa No-Billag – a mio avviso sì, è più che lecito, è addirittura doveroso da parte di chi crede in questo strumento della nostra democrazia. Personalmente, essendo un estimatore della lapidarietà nella comunicazione, ma anche nell’intrattenimento, se ci credessi ne lancerei una volta a rimuovere dall’incarico certi animatori saccenti e logorroici che imperversano nella nostra radiotelevisione pubblica (ce ne sarebbero anche nel privato, ma quelli non siamo obbligati a pagarli). Ma torniamo alla petizione del Ghiro.

Chi è Andrea Vosti? È l’attuale commentatore della RSI dagli Stati uniti. Che cosa gli rimprovera il Guastafeste? Una smaccata faziosità anzi, una quasi patologica intrattenibile biliosità ogni qualvolta – e trattandosi del presidente dello Stato faro dell’Occidente, le occasioni sono tante – deve riportare le attività di Donald Trump. Vosti era, evidentemente, un sostenitore di Hilary Clinton. Liberissimo di esserlo, ma non di esprimere questa sua personale opinione quando veste la casacca del corrispondente di un ente che si declama baluardo del servizio pubblico equo e imparziale, perlomeno quando sente traballare il piedestallo. Che l’elezione a presidente degli USA abbia visto prevalere Donald Trump sia stata “un’occasione persa” può esserlo per Vosti come per parte degli utenti della RSI che la pensano come lui, ma il canone lo pagano anche quelli che apprezzano il presidente yankee dai capelli sgargianti e dall’eloquio politicamente scorretto. E a costoro danno fastidio questi commenti gratuiti e di parte. Sono in molti, sono in pochi? La petizione è un mezzo per saperlo.

Naturalmente, nel clima già avvelenato dal dibattito su NO Billag, subito si sono levate voci a stigmatizzare il metodo usato. Vosti, è stato detto, è FAZIOSISSIMO, ma utilizzare una petizione per chiederne l’allontanamento è da “tagliatori di teste illiberali”. Criticare è giusto e legittimo, e anche doveroso; chiedere di rimuovere no. Sulla stessa linea la RSI che, in un comunicato afferma: “Se criticare,anche aspramente, il lavoro di un giornalista è legittimo, chiederne l’allontanamento è invece del tutto inaccettabile in una società liberale e democratica…”.

Peccato che nessuno dice perché chiedere l’allontanamento di un giornalista – peraltro riconosciuto come fazioso – sarebbe inaccettabile in una società liberale e democratica. In altre parole, in una società liberale e democratica è ammesso informare tendenziosamente e subdolamente, tanto al massimo ti criticheranno ma il posto non te lo tocca nessuno. È il regime cui l’arroganza della casta ci ha abituato e che purtroppo il popolo ha sancito domenica scorsa. Ancora una volta, si distoglie lo sguardo dalla luna per indirizzarlo sul molto meno ingombrante dito.

Personalmente, non mi preoccupa il ludibrio dei politicamente corretti, sono invece molto interessato a sapere quanti in Ticino sono stufi dei commenti tendenziosi del signor Andrea Vosti. E quindi invito i lettori a leggere e, se del caso firmare la petizione del Guastafeste. Vi si può accedere solo online presso www.ilguastafeste.ch.

Eros N. Mellini