Forte shock in tutta la Francia per l’annuncio della morte del tenente colonnello Constable Arnaud Beltrame avvenuta stanotte in seguito alle ferite riportate durante l’attacco terroristico di ieri in un supermercato a Trebès, piccolo comune situato nel dipartimento dell’Aude a sud della Francia.

Si era offerto volontariamente in ostaggio al terrorista al posto di una donna.

L’attentatore 25enne di origini marocchine, Redouane Lakdim, è stato ucciso dalle teste di cuoio francesi dopo essersi barricato all’interno del supermercato con alcuni ostaggi. Chiedeva la liberazione di Salah Abdestam, unico sopravvissuto degli attentatori di Parigi del 2015.

Tutto inizia alle 10 del mattino quando il terrorista jihadista comincia dapprima a sparare contro un’auto Peugeot 205 per poterla rubare, ferendo il conducente e uccidendo il passeggero. Una volta a bordo, comincia a seguire una pattuglia di quattro poliziotti che stavano rientrando in caserma dopo aver fatto jogging. Li affianca ferendo gravemente uno di loro. Si è poi allontanato di una decina di chilometri rifugiandosi in un supermercato, nell’entrare ha iniziato a sparare uccidendo due persone e ferendone altre.

Il gendarme Beltrame era riuscito ad entrare nel supermercato riuscendo a convincere il terrorista a lasciare libera una donna offrendosi lui come ostaggio. Riuscendo a lasciare il suo telefono aperto su un tavolo, ha permesso alle autorità di sentire cosa stesse accadendo all’interno. Quando le forze speciali hanno sentito gli spari contro il poliziotto, hanno fatto irruzione innescando il blitz durato meno di dieci minuti, uccidendo l’assalitore.

«È caduto come un eroe e merita rispetto e ammirazione dell’intera nazione» ha detto il capo dello stato Emmanuel Macron rendendogli pubblicamente omaggio per il suo coraggio.

Polemiche dopo l’attacco terroristico si sono concentrate sul ministro dell’Interno e sui servizi di sicurezza che sono stati accusati di incompetenza. Ancora una volta l’autore di un attentato terroristico era conosciuto ai servizi segreti che lo controllavano da vicino. La sorveglianza era cominciata nel 2013 ed era stata tolta e riattivata negli ultimi mesi, ma non è riuscita a impedire questo attentato. Era sorvegliato per reati minori. «Un piccolo delinquente comune, noto per spaccio di stupefacenti», ha dichiarato il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, che ha anche confermato «ha agito da solo».

Ma era noto anche perché sospetto di radicalizzazione islamica. Il suo profilo sembrava simile a quello di molti altri terroristi: doppia nazionalità, piccola delinquenza, spaccio e consumo di stupefacenti, rapido passaggio al radicalismo islamico. Non sembrava essere una minaccia per le autorità.

Prima di morire, Arnaud Beltrame si è unito in matrimonio religioso con la sua compagna Marielle con la quale era già sposato civilmente. Padre Jean-Baptiste, un sacerdote che li conosceva bene, è arrivato di corsa nella hall dell’ospedale di Carcassonne, quando ormai l’ufficiale era moribondo. La data delle nozze religiose era stata fissata per inizio giugno.

Il fratello del gendarme, Cedric, ha detto durante una intervista rilasciata su Radio RTL (France): «penso che quello che ha fatto Arnaud vada oltre l’impegno del suo lavoro, è un eroe».