Charles Puigdemont, presidente eletto dai catalani, inseguito per tutta l’Europa dalla polizia spagnola, è stato arrestato ed incarcerato ad Amburgo.

Inseguito dalla Generalitat spagnola, Charles Puigdemont, leader dell’indipendenza catalana, è stato arrestato in Germania con un mandato di polizia internazionale, emesso dalla procura spagnola, dopo l’esito positivo del Referendum catalano, considerato come sedizione statale.

Charles viaggiava sull’autostrada A7, a bordo di un’auto, dopo aver varcato la frontiera della Danimarca, dopo la Finlandia avrebbe dovuto ritornare in Belgio. Gli agenti segreti spagnoli avrebbero però segnalato tempestivamente la sua presenza alla polizia tedesca, che, arrestatolo, lo ha trasferito nel carcere di Neumunster.

Charles Puigdemont dovrebbe  comparire oggi davanti al tribunale tedesco. Si presenterà accompagnato dai suoi avvocati, secondo i quali aveva intenzione di consegnarsi alle autorità belghe. Decisione comune (coincidenza sospetta, per gli unitaristi) alla consigliera per l’Istruzione catalana, la secessionista Clara Ponsatì i Obiols, che si era consegnata alle autorità scozzesi, avendo trovato asilo politico in Scozia.

Se Puigdemont fosse consegnato alle autorità spagnole, rischierebbe sino a 30 anni di carcere per l’accusa di sedizione contro lo Stato.

Decine di migliaia di persone, in Catalogna, sono scese in strada per protestare contro l’arresto di Puigdemont, gridando “Puigdemont è il nostro presidente!” e “Libertà per i prigionieri politici”