Sarò forse cinico (ma non è vero, in realtà sono un sentimentale) se affermo che in politica si può dire tutto (A) e il contrario di tutto (B) ? Ci saranno sempre delle ragioni per A e delle ragioni per B. Basta esprimerle, cercando di convincere.

Ticino Today è sempre stato un sostenitore di Giovanna Viscardi, che mercoledì scorso si è dimessa (con forti accenti polemici) dalla presidenza della sezione luganese del PLR.

Scrive Ticino Today:  “Giovanna Viscardi è stata vittima di un pressing (tanto per utilizzare un eufemismo) forte, ben orchestrato, al limite della della “macchina del fango” e alla fine ha deciso di lasciare ai suoi detrattori la “palla”. Probabilmente lei ci guadagnerà in stato d’animo e salute, ma il Plrt ancora una volta si è tirato la zappa sui piedi. Diciamolo senza tanti giri di parole, il Plr il 28 marzo 2018 al Palacongressi di Lugano ha perso ogni possibilità di riconquistare il secondo seggio nel Governo cantonale.”

È sostenibile questa opinione? Indubbiamente sì. Come quell’altra? Sì. E quale?

Che i “contestatori” – Bertini, Valenzano Rossi, eccetera, eccetera – non si sentissero di affrontare una difficile (ma per nulla disperata) battaglia elettorale (2020 a Lugano) sotto quella presidenza e quell’ufficio presidenziale.

Quanto alle politiche cantonali 2019 bisogna vedere intanto se il Vicesindaco Michele Bertini scenderà in campo. Lo fece nel 2015, come cooptato dell’ultima ora. Ottenne un risultato brillante ma non fece il miracolo perché i miracoli li fa solo Gesù Cristo.