Un aereo di linea Boeing 737-700 registrato N772SW della Southwest Airlines con 144 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio a bordo, stava salendo al livello di volo 320 (circa 10 mila metri) dopo circa venti minuti dal decollo con una velocità intorno ai 500 chilometri orari, quando il motore dell’ala sinistra ha perso improvvisamente la sua cappottatura anteriore staccandosi dalla cellula. I detriti di alluminio, oltre a danneggiare il motore, hanno colpito il lato della fusoliera frantumando un finestrino e causando la perdita di pressione in cabina.

L’equipaggio ha fatto indossare immediatamente le maschere per l’ossigeno e il pilota, con uno dei due motori spento, ha dovuto iniziare una rapida discesa di emergenza deviando a Philadelphia per l’atterraggio avvenuto in sicurezza sulla pista 27L dopo essersi fermato sulla pista di rullaggio.

I vigili del fuoco lo hanno subito ricoperto di schiuma ignifuga per soffocare un piccolo incendio e perdite di gas provenienti dal motore.

La passeggera 43enne Jennifer Riordan, che era seduta vicino al finestrino interessato è stata in parte risucchiata all’esterno andando a colpire con il corpo e la testa la fusoliera dell’aereo. È stata trattenuta in tempo e tirata indietro da alcuni passeggeri mentre l’aereo depressurizzava e scendeva rapidamente a migliaia di piedi al minuto. “C’era sangue sulle finestre … le sue braccia e la sua testa erano effettivamente fuori dall’aereo”, ha raccontato un passeggero alla NBC News. Un’infermiera in pensione che era a bordo, Peggy Phillips, si è tolta la maschera e insieme ad un altro passeggero, Andrew Needum, un pompiere del Texas, hanno invano tentato di salvare la vittima ricoperta di sangue eseguendo per molti minuti la rianimazione cardiopolmonare.

Trasportata in ospedale in condizioni critiche con gravi ferite, per lei non c’è stato nulla da fare. Altri sette passeggeri sono stati curati per ferite lievi.

Un pezzo del cofano motore è stato trovato sul terreno a circa 60 miglia a nord-ovest di Philadelphia. Una volta a terra si è potuto constatare il grave danno al motore sinistro. L’ingresso del motore era praticamente triturato con parti di metallo verso l’esterno.

Robert Sumwalt, presidente del National Transportation Safety Board (NTSB) degli Stati Uniti, ha detto ai giornalisti, dopo una prima verifica, che sul motore sono state trovate prove preliminari di fatica del metallo, una lega di titanio di cui era fatta una lama del ventilatore. La lama del motore sembra essersi rotta causando la rottura di parti del motore sinistro che si sono separati danneggiando in volo la fusoliera, le ali e la coda dell’aereo.

La francese Safran, che co-produce i motori insieme a General Electric, fornirà un supporto tecnico per comprendere le cause dell’incidente, ha detto un portavoce dell’agenzia di incidenti aerei BEA con sede a Parigi. Il turbofan, uno dei motori a getto più utilizzati, è un cavallo di battaglia delle compagnie aeree del mondo che hanno registrato oltre 350 milioni di ore di volo su 6.700 aeromobili da quando è entrato nel mercato nel 1997.

La compagnia aerea ha elogiato la pilota che ha saputo far atterrare il velivolo con precisione e freddezza, Tammie Jo Shults, una dei primi piloti femminili da combattimento della US NAVY (la marina americana) e la prima donna a pilotare un caccia F/A-18. Jo Shults ha eseguito un rientro impeccabile, con il sollievo generale dei passeggeri.