Il piccolo Alfie Evans è morto questa notte. Lo annunciano su Facebook i suoi addolorati genitori con un messaggio pieno di cordoglio: “Al nostro bimbo sono spuntate le ali intorno alle 2.30. I nostri cuori sono spezzati. Grazie a tutti per il sostegno” sono state le parole della madre, Kate James. Mentre il papà Tom Evans ha scritto: “Il mio gladiatore si è arreso e si è guadagnato le ali. Abbiamo il cuore spezzato. Ti voglio bene figlio mio”.
Un’immensa tragedia familiare finita sulle pagine di tutti i giornali del mondo. Le sue ultime ore il piccolo Alfie le ha trascorse nell’ospedale di Liverpool dove i suoi genitori hanno continuato a dialogare con i medici sulla possibilità di riportarlo a casa. Un desiderio naturale dei genitori, che però non ha avuto il tempo di realizzarsi. Si conclude così la drammatica vicenda dei due giovanissimi genitori di Alfie che hanno visto la salute del loro figlio dissolversi a poco a poco sotto il peso della terribile malattia neurodegenerativa che aveva “spento” buona parte del suo cervello.
La battaglia legale che ha ottenuto l’attenzione del mondo intero era cominciata quando i medici dell’ospedale dove Alfie Evans era ricoverato avevano richiesto di staccare la spina al bambino per non prolungare inutilmente una vita di sofferenze.
All’opposizione immediata dei genitori erano seguite vicende giudiziarie che tuttavia hanno sempre sostenuto il parere dei professionisti e hanno negato agli Evans il trasferimento del bambino in Italia, dove il Consiglio dei ministri gli aveva concesso la cittadinanza per motivi umanitari, considerato inutile date le condizioni disperate del piccolo.
Il 23 aprile quindi i medici di Liverpool hanno ottenuto l’autorizzazione di staccare la ventilazione assistita. Alfie ha respirato da solo per quattro giorni prima di morire.
Il Papa Francesco ha espresso il suo dolore oggi in un tweet: “Sono profondamente toccato dalla morte del piccolo Alfie. Oggi prego specialmente per i suoi genitori, mentre Dio Padre lo accoglie nel suo tenero abbraccio”.
Profondamente addolorati anche i medici che si sono presi cura del bambino durante la sua breve vita: “Vogliamo esprimere le nostre condoglianze dal profondo del cuore alla famiglia di Alfie in questo tempo di estrema angoscia. È stato un viaggio devastante per loro. Ora chiediamo sia rispettata la loro privacy e la privacy dello staff dell’Alder Hey”.