Dopo 48 ore di estenuante “maratona informatica” nell’aula magna dell’Usi le giurie (ben 17 esperti in totale) hanno emesso il loro verdetto:

1° premio (fr. 5000) al team Bluemed di Pietro Ghezzi e Franck Pilosel. Hanno creato un’applicazione che fornisce assistenza medica ai pazienti 24 ore su 24.

2° premio (fr. 2500) al team ChairPose (Diego Ulisse Pizzagalli, Madalina Mahrus, Sonia Pozzi e Fabio Verbosi) per aver creato un’applicazione che, grazie a sensori, induce le persone a mantenere una postura corretta durante le lunghe ore passate alla scrivania.

3° premio (fr. 1000) al team Spotliet (Luigi Frunzio e Simone Masiero, studenti dell’Usi) per aver creato un’applicazione in grado di smascherare le fake news.

Si capisce perfettamente che Hack the City è il regno delle idee innovative. Il nome del suo patron è Ryan Vannin, che vi si dedica anima e corpo. L’onnipresente lingua è l’ inglese.

L’evento ha degli sponsor importanti, come IBM, Banca Stato, Fondazione Agire, la Città di Lugano, e altri.

Un bel successo per Ryan Vannin, che vede così premiati i suoi tenaci sforzi.