La società inglese Cambridge Analytica e la sua controllante inglese SCL Elections hanno deciso di chiudere le attività dopo aver subito un forte calo degli affari. La società Cambridge Analytica ha chiesto inoltre al tribunale di iniziare la procedura fallimentare per insolvenza dopo aver perso i clienti e aver affrontato le crescenti spese legali derivanti dallo scandalo per la gestione dei dati personali utilizzati di milioni di utenti di Facebook a partire dal 2014.

L’assedio dei media ha allontanato praticamente tutti i clienti e fornitori della società, lasciandole di conseguenza l’unica alternativa di mettere in liquidazione la società. Le accuse di uso improprio dei dati di utenti di Facebook da parte di Cambridge Analytica – società utilizzata nella campagna elettorale americana del presidente Donald Trump nel 2016 – hanno danneggiato le azioni del più grande social network del mondo e hanno provocato molteplici indagini ufficiali negli Stati Uniti e in Europa.

“Negli ultimi mesi, Cambridge Analytica è stata oggetto di numerose accuse infondate e, nonostante gli sforzi correttivi, la società è stata denigrata per attività non solo legale, ma anche ampiamente accettata come componente standard della pubblicità online, sia in ambito politico che commerciale”, ha dichiarato la società in una nota.

Dopo l’annuncio di chiusura, l’autorità ICO, l’organismo pubblico del Regno Unito responsabile dell’informazione, ha affermato che proseguirà le indagini civili e penali dell’impresa e perseguirà “dipendenti, persone e amministratori, a seconda dei casi”, nonostante la chiusura. “Monitoreremo anche da vicino tutte le aziende che si succederanno utilizzando i nostri poteri per controllare e ispezionare, per garantire che il pubblico sia tutelato”, ha detto in una nota un portavoce.

Cambridge Analytica è stata creata nel 2013, inizialmente con un focus sulle elezioni americane. 15 milioni di dollari sono stati donati dal repubblicano miliardario Robert Mercer e dal futuro consigliere della Casa Bianca, Steve Bannon, secondo quanto riferito dal New York Times. La società si è poi venduta come fornitore di ricerche sui consumatori, pubblicità mirata e altri servizi relativi ai dati a clienti politici e aziendali.

Dopo che Trump ha vinto le elezioni presidenziali, il CEO di Cambridge Analytica, Alexander Nix ha pubblicizzato ampiamente i suoi servizi. La società si vantava di poter sviluppare profili psicologici di consumatori ed elettori, una “salsa segreta” che usava per influenzarli in modo più efficace di quanto potrebbe fare la pubblicità tradizionale. In una trasmissione televisiva inglese di Channel 4, Nix si era vantato non solo del lavoro sporco fatto dalla sua società per aiutare Trump a vincere, ma anche di poter intrappolare i politici in situazioni compromettenti con tangenti e prostitute.

Il recente scandalo ha attirato l’attenzione dei politici di tutto il mondo, causando danni alla reputazione di Facebook e portando a udienze governative sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. Il CEO di FB Mark Zuckerberg è stato chiamato a testimoniare davanti al Congresso mentre Alexander Nix, ha rassegnato le dimissioni.

Nel frattempo, due aziende registrate recentemente a Londra sono state messe in discussione. Si tratta della Firecrest Technologies Ltd e della sua controllante Emerdata Ltd. Molte delle persone coinvolte in Cambridge Analytica sono anche i controllori delle due società, e dunque potrebbero avere in mente di far resuscitare il business sotto un altro nome. Alexander Nix, l’ex capo di Cambridge Analytica, e Julian Wheatland sono stati elencati come direttori di Emerdata, ma anche come direttori di alcune delle più ampie società del gruppo SCL.

Christopher Wylie, ex dipendente di Cambridge Analytica (canadese con i capelli rosa) che ha divulgato i dettagli dello scandalo, è tra coloro che hanno suggerito che le due nuove società potrebbero riprendere da dove ha lasciato Cambridge Analytica. Sia Channel 4 News che il New York Times hanno riferito che Nigel Oakes, un regista britannico del Gruppo SCL, ha affermato che Emerdata è stata costituita per acquisire e riunire Cambridge Analytica e SCL Group sotto un nuovo nome.

Interessante sarà capire che fine farà la proprietà dei dati raccolti da Cambridge Analytica.