La Nota del partito luganese è eloquente e abilmente formulata. Ci si può domandare come comprenda il messaggio the man in the street. Io direi all’incirca così: gli hangar sono superati e sbagliati, ma noi li votiamo.

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Il Gruppo PLR intende garantire il suo sostegno all’aeroporto di Lugano, ma lo fa criticamente e senza firmare alcuna cambiale in bianco, mantenendo un atteggiamento tanto fermo quanto prudente e consapevole.

Il PLR chiede determinazione e una chiara strategia, evidenziando nella fattispecie la poca incisività e la scarsa concretezza di LASA e del Municipio. Entrambi, e appare evidente rileggendo la storia di questo messaggio, hanno pasticciato, giustificando una realizzazione superata dagli eventi che oggi accogliamo solo e soltanto quale sostegno politico allo scalo.

Il Gruppo PLR auspica massima chiarezza e una strategia ben definita anche per quanto attiene la prospettata ricapitalizzazione di LASA. Una strategia, e lo diciamo con fermezza, che contempli più scenari e ipotesi, così come dovrebbe sempre valere per aziende importanti come questa.

Ribadiamo anche la necessità – del resto evocata e proposta proprio dal Gruppo PLR – di spacchettare il messaggio municipale, votando il credito per gli hangar e “congelando” i 14 milioni di franchi destinati alle espropriazioni. Si tratta di un segnale politico a sostegno della promozione dell’aviazione generale.

Per il Gruppo PLR vi è inoltre una priorità assoluta: garantire l’affidabilità dei voli e dotarsi – per raggiungere questo obiettivo – di un sistema GPS performante che permetta allo scalo di compiere un reale salto di qualità.

Il Gruppo PLR ripone infine molta fiducia in un collegamento efficiente con Ginevra, da elevare al pari di linea di trasporto pubblico. Lugano Airport si confermerebbe così essenziale per turismo ed economia, con le positive ricadute che ciò comporterebbe. Attende quindi incisive e decise reazioni strategico-aziendali da parte di LASA, conditio sine qua non per costruire un presente certo e un futuro solido.