Paura alle Hawaii dove il vulcano Kilauea è esploso oggi seminando il panico tra indigeni e turisti. Era dall’11 maggio che il gigante aveva intensificato la sua attività provocando l’evacuazione temporanea di 10mila persone già negli scorsi giorni. Molte di loro tuttavia inizialmente erano riuscite a tornare alle proprie abitazioni dato che c’era stata un’interruzione dell’attività eruttiva.

Verso le 20 di ieri però una densa colonna di fumo nero alta 9 km ha spaventato non poco i residenti che si sono dati alla fuga in mezzo a strade crepate e detriti. A causarla la già attesa esplosione al centro di Kilauea che ha nuovamente portato all’evacuazione di 10mila persone. Per adesso non si sono registrate vittime ma il fenomeno risulta essere particolarmente violento.

Il vulcano è stato attivo dal 1983 ad oggi e ha provocato diversi terremoti. Anche nelle scorse ore, prima dell’esplosione vera e propria si sono registrate diverse scosse sismiche tra cui la più forte di magnitudo 4,4. Diversi i danni strutturali ad edifici e strade, inoltre il Volcanoes National Park è stato chiuso per rispettare le misure di sicurezza.

Secondo gli studiosi dell’agenzia geologica americana (USGS) Kilauea potrebbe diventare ancora più pericoloso nel corso delle prossime ore a causa della violenta espulsione di rocce ed esplosioni di vapore, quest’ultime causate dal contatto della lava con il lago che c’è sul fondo del cratere. Tuttavia, sempre secondo USGS, non si tratta di pericolo mortale a patto che le persone stiano lontane dal parco nazionale.

A risentire della situazione è il traffico aereo e l’afflusso dei turisti.