“Le Matin” è un quotidiano di lingua francese fondato alla fine del XIX secolo a Losanna. Dal 22 luglio cesserà le pubblicazioni in formato cartaceo e diventerà il primo quotidiano svizzero a passare completamente alla sola versione online.

La società Tamedia, gruppo privato importante nel panorama mediatico svizzero e proprietario del quotidiano, ha deciso di sviluppare ed innovare la testata giornalistica in futuro per rispondere ai modelli di consumo degli utenti che sono cambiati nel tempo. Con quasi 600 mila utenti al mese, infatti, lematin.ch è diventata una delle più importanti piattaforme di informazione della Svizzera romanda.

Il quotidiano ha sempre avuto perdite operative consistenti negli ultimi anni. Soltanto nel 2017 ha perso 6,3 milioni di franchi e quasi 34 milioni negli ultimi dieci anni. Nonostante l’impegno intrapreso per trovare una soluzione al fine di mantenere l’offerta di stampa, non è stata trovata purtroppo una via percorribile e sostenibile. Tamedia ha così preso la decisione strategica di abbandonare, dopo 125 anni, la versione stampata lasciando l’uscita su carta nelle edicole soltanto per “la Domenica Mattina”.

Il quotidiano “arancione” ha perso più di 80 mila lettori e ricavi pubblicitari nella misura del 42% in dieci anni sotto l’influenza della concorrenza, uno dei principali rappresentanti della quale è sicuramente il gratuito “20 minuti”.

Dopo mesi di voci, questa decisione è arrivata e porterà al licenziamento di oltre 40 persone che beneficeranno delle misure di accompagnamento come parte di un piano sociale. Ma i sindacati di categoria temono che i licenziamenti saranno maggiori e sostengono che il giornale sia stato “ucciso” per una visione puramente speculativa dell’editore.

Marcel Kohler, direttore della divisione media advertising di Tamedia ha dichiarato che Grégoire Nappey, direttore dal 2014, ha sviluppato e reso il quotidiano ancora più attraente negli ultimi anni con la sua squadra. Nonostante il suo forte impegno, quello dell’intero team editoriale e dell’editore, purtroppo non si è riusciti a sviluppare una prospettiva economica per la versione stampata. Ora tutta l’energia viene messa in un’offerta digitale sotto la guida di Laurent Siebenmann, dal 22 luglio prossimo, per preservare il marchio Le Matin e adattarsi alla nuova modalità di consumo dei lettori. Grégoire Nappey ha spiegato che non desidera condurre questo progetto rimanendo coerente con le sue convinzioni.

Il quotidiano Le Matin continuerà con una squadra di 15 persone che lavoreranno, in stretto contatto con Tamedia, Newsexpress e la rete di “20 minuti”. La linea della testata non verrà cambiata, incentrandosi su notizie sempre un po’ provocatorie, sport e intrattenimento mentre il target di lettori è quello compreso tra i 35 e i 55 anni.

La versione digitale sarà un prodotto completamente gratuito. Il media dovrà difatti trarre tutti i suoi guadagni dalla pubblicità.