Un red Carpet esplosivo

Storico incontro stamani a Singapore, avvenuto all’ora locale delle 9 del mattino; per la prima volta da 70 anni il leader americano ha stretto la mano al suo omologo coreano, sullo sfondo di reciproche bandiere.

Pare quasi l’inizio di una barzelletta. Ci sono un coreano e un americano, Kim e Donald; che fino all’altro ieri si minacciavano guerra, e oggi  si incontrano, dopo che i loro avi non lo facevano da 70 anni. Fanno da pace. Il tete à tete dura 45 minuti, parlano ognuno di casa propria, portando avanti il programma su come meglio collaborare per tenerla sicura: semplice, niente esplosioni. Poi il pranzo con gli amici, in una riunione allargata: rigorosamente l’amico coreano si porta il picnic da casa, poiché teme di essere avvelenato. Anche l’americano fa così, anzi, si dice che talvolta, anche a casa propria, vada a mangiare dal McDonald, dove i cibi, nonostante siano scadenti, saranno comunque sicuri, poiché se qualcuno mai avesse la mala idea di avvelenarli, manderebbe all’ospedale anche le migliaia di persone che ogni giorno affollano i fastfood. Così, specialità culinarie di Singapore a parte, l’incontro va a buon fine.

“Abbiamo avuto un incontro storico” dice Kim “il mondo vedrà un’importante cambiamento.” e dall’estremo Oriente, anche la Cina plaude.

Trump ha così promesso una “garanzia della sicurezza” usando le sanzioni americane alla Corea a mo’ di spada di Damocle: “le sanzioni – ha detto – rimarranno sino a che la Corea non sarà completamente denuclearizzata.”

Kim non sembra essersela presa per le sanzioni. Donald ha detto che presto lo inviterà alla Casa Bianca, al momento opportuno. Speriamo non cucini Melania.