Riconoscere la potenza devastante di Facebook
Avvertire il pericolo

Sul caso del funzionario DSS accusato di abusi sessuali e addirittura di stupro (solo gli “addetti ai lavori” sanno di chi si tratta) il deputato di Montagna Viva Germano Mattei scrive (nel senso di: ha osato scrivere):

“Anche se si conosce la persona coinvolta, senza il magari anche un po’ antipatichina, saputella e irriverente, mi chiedo che credibilità può avere una denuncia dopo 15 anni. Ma che d’altro vi è dietro a sta losca e un po’ scurrile faccenda?”.

Non l’avesse mai fatto. È venuto giù il soffitto. Il “popolo di Facebook” si è scatenato contro di lui. Germano Montagna Viva – già famoso per l’impagabile “cü, checche e drogadi” – è stato biasimato, condannato, messo alla berlina.

Una persona che conosco bene e che considero assennata mi ha fatto questa osservazione: “Ci saranno anche delle persone che lo approvano”. Sicuramente. Ma prima di scrivere una parola… si farebbero tagliare il dito!

Post scriptum. Su un punto Mattei ha al 100% ragione: bisogna domandarsi perché questa storia viene alla luce adesso.

Me Too non è solo America. Ci siamo, pur provincialotti, anche noi!