FIFA's President Sepp Blatter (L) addresses next to Russia's President Vladimir Putin during the preliminary draw for the 2018 FIFA World Cup at Konstantin Palace in St. Petersburg, Russia July 25, 2015. REUTERS/Stringer - RTX1LRWO

È cominciato ieri in Russia l’attesissimo evento dei Mondiali di calcio e c’è da dire che per la nazione ospitante è cominciata nel migliore dei modi: nella partita di ieri contro l’Arabia Saudita, la nazionale russa ha trionfato con 5-0. Vladimir Putin, che ha assistito alla partita si è congratulato personalmente con l’allenatore Stanislav Cherchesov : “Mi ha chiamato il capo dello Stato, si è congratulato e mi ha chiesto di ringraziare i ragazzi per la bella partita”. In tutto, 11 città russe ospiteranno ben 64 partite nel corso del  prossimo mese.

Il giorno dell’apertura circa 67mila persone hanno visitato il Fifa Fan Fest a Mosca, che si trova di fronte all’Università statale di Mosca Lomonosov nella zona di Vorobyovu Gory. Le fan zone saranno accessibili in tutte le città in cui si svolgerà il torneo, con tanto di grandi schermi per permettere a tutti di vedere le partite.

La cerimonia di apertura si è svolta presso lo stadio Luzhniki di Mosca ed è stata trasmessa dalla RSI. Il cantante Robbie Williams è stato ospite e ha cantato alcune delle sue hit più famose davanti a 80mila spettatori. Putin, nel suo discorso ufficiale, ha dichiarato di essere “orgoglioso di poter ospitare nella sua nazione questo evento”.

Oggi giocheranno la partita le altre due squadre che fanno parte del Gruppo A, Egitto e Uruguay, quest’ultimo, almeno nella fase iniziale della partita, dovrà fare a meno dell’attaccante del Liverpool Mohamed Salah, infortunato a una spalla mentre giocava contro il Real Madrid. La partità si terrà oggi alle 14.

Un inizio sfortunato anche per la nazionale spagnola che si è trovata senza allenatore proprio un giorno prima dell’inizio dei mondiali. Julen Lopetegui è stato infatti licentiato in modo clamoroso in quanto ha accettato l’offerta del Real Madrid. Nonostante il dissenso della squadra, il licenziamento è stato inevitabile: “È una decisione dolorosa – ha affermato il presidente Luis Rubiales – ma la selezione appartiene a tutti gli spagnoli e quindi abbiamo dovuto fare questa scelta in considerazione di una certa maniera di fare e di determinati valori”.

La nazionale svizzera scenderà in campo il 22 giugno alle 20 contro la Serbia ma la squadra si trova in Russia già dall’11 giugno, in particolare a Togliatti dove si trova la base dei rossocrociati.

Un evento di questa portata non poteva passare inosservato all’organizzazione terroristica ISIS che ha già fatto serie minacce attraverso un video in cui ha promesso “un massacro come mai prima d’ora” che sarebbe organizzaro come vendettà contro la Russia e contro Vladimir Putin. Il video consiste in 4 minuti di fotomontaggi che minacciano lo stadio di Sochi e altri luoghi importanti dell’evento. Non è la prima volta che i terroristi minacciano i mondiali: nel mese di luglio dell’anno scorso avevano preso di mira Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.