Il nuovo premier spagnolo Pedro Sanchez ha intenzione di riesumare i resti del dittatore Francisco Franco dal mausoleo della Valle dei Caduti e liberarsi finalmente della sua ingombrante presenza.
Francisco Franco, conosciuto anche come Caudillo de España, è stato un generale e dittatore spagnalo nel periodo dal 1939 al 1975, denominato franchismo.
Franco è finito al potere dopo la vittoria nella guerra civile spagnola, sanguinoso conflitto svoltosi tra il 1936 e il 1939 durante il quale di sono scontrati nazionalisti che si sono sollevati contro la Repubblica, e i repubblicani, gruppi fedeli al governo di allora.
La guerra portò alla fine della Repubblica e diede potere al Caudillo, che si è affermato anche grazie al sostegno della Germania nazista e dell’Italia fascista, entrambe ideologie che Franco appoggiava.
Figlio di genitori estremamente religiosi e conservatori, Franco instaurò un regime che rispecchiava i suoi valori. Fortemente anticomunista, il dittatore stroncò sul nascere ogni opposizione al regime ed esaltò il cattolicesimo nazionale. Nonostante l’appoggio del nazismo, Franco non si allineò all’antisemitismo dei suoi alleati e accolse in Spagna diversi ebrei in fuga.
Dalla sua morte nel 1975 i suoi resti riposano nella Valle dei Caduti, dove sono sepolte circa 33mila persone provenienti da entrambi gli schieramenti.
Per il socialista Sanchez, la Spagna di oggi “non può permettersi simboli che dividono gli spagnoli” ed egli auspica che la Valle dei caduti possa diventare un luogo simbolo della riconciliazione, “in memoria di tutti gli spagnoli”.
La figura del dittatore Franco è controversa e accende ancora gli animi in Spagna. Soltanto 10 anni fa, un giudice aveva tentato di aprire un processo per condannare i crimini del franchismo dopo aver ricevuto una lista di quasi 150mila uomini uccisi durante il regime. La sua intenzione tuttavia non si realizzò mai a causa delle istituzioni che rivendicarono l’amnestia del 1977. Il giudice venne sospeso dalla magistratura per prevaricazione.