Convocare in procura dei consiglieri comunali è un atto intimidatorio! (titolo originale)

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Non siamo sospetti di tenerezza verso la gestione del travagliatissimo caso di “Lugano Airport”, che giudichiamo errata e confusa, soprattutto inquinata da tattiche politiche e partitocratiche, responsabili (non uniche) dell’attuale marasma

Ma ci permettiamo di consigliare ai comunisti di non arrampicarsi sui vetri. Il Procuratore sta indagando su un reato, la violazione del segreto d’ufficio. Fa semplicemente il suo lavoro, che è anche il suo dovere.

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Il Partito Comunista ha preso atto con indignazione del fatto che il proprio consigliere comunale di Lugano, Demis Fumasoli, sia stato convocato dal Procuratore generale in veste di testimone assieme ad altri due colleghi di legislativo, nell’ambito di un procedimento penale contro ignoti per violazione del segreto d’ufficio, e ciò in quanto autore di una interrogazione sui conti finanziari di Lugano Airport SA.

Riteniamo politicamente grave il fatto che il Municipio della Città di Lugano abbia sporto denuncia a partire da un’interrogazione che sollevava fatti di interesse pubblico: i consiglieri comunali, così come i deputati, sono stati eletti proprio per porre domande attraverso interrogazioni e interpellanze.

L’avvio di un tale procedimento penale è inopportuno: si tratta di una intimidazione contro dei rappresentanti del popolo che hanno ascoltato i cittadini, hanno compiuto un’indagine a tutto vantaggio della trasparenza e, su questa base, hanno poi elaborato un atto parlamentare come da mandato democratico. Le domande scomode sono parte del lavoro politico e non è accettabile far intervenire la Procura!

Il Partito Comunista non solo esprime la sua massima e totale solidarietà al proprio rappresentante Demis Fumasoli e ai consiglieri comunali Jacques Ducry (Indipendente) e Simona Buri (PS), ma si congratula per il lavoro politico svolto a favore della trasparenza!

Partito Comunista