Nell’estremo ovest, quasi al confine con la Cornovaglia, poco più a nord di Glastonbury, vi è una graziosa, piccola cittadina, nella quale al sabato si tiene il mercato. Sperduta tra la verde brughiera inglese, popolata da candide pecore e belanti caprette, la piccola città si erge sperduta e ben custodita con le sue fragili mura. Vedo la guglia della chiesa gotica stagliarsi di lontano, incurante ch’essa appartenga a quella che è considerata forse la più bella delle chiese gotiche del Nord Europa.

Entrate anche voi nel borgo, valicate le antiche mura tondeggianti e maestose, inerpicatevi per la lieve salita erbosa sulla sinistra, e vi troverete davanti a una delle più meravigliose opere del genio medioevale.

Costruita tra il 1180 e il 1490, la cattedrale dedicata a Sant’Andrea, presenta una facciata – in una pietra che par risplendere dell’oro della Britannia – trapuntata da statue di severa bellezza, di santi e martiri incoronati. Sono più di trecento e custodiscono la bellezza affidata loro dal genio di scalpellini sconosciuti, con ieratica sacralità.

Una musica celtica di sottofondo tambureggia il tempo ventoso, è il Chalice Garden Festival, una ricorrenza ancestrale che vede bambini delle scuole primarie danzare in cerchio coronati di fiori. In quest’atmosfera arcaica e pura, varco la soglia della cattedrale, e subito una sensazione di pace mista al medesimo spaesamento che doveva cogliere il pellegrino medioevale, mi accoglie. Quattro archi ogivali s’intrecciano armonicamente – splendido marchingegno per sostenere l’or non più instabile campanile – in un vortice sensazionale, emblema della massima espressione del gotico primitivo inglese.

Lungo le navate laterali tombe di vescovi, principi e re; a Wells, potrebbe aver pensato l’antico viaggiatore, anche il morir doveva esser dolce. per il riposare tra quelle arcate marmoree, di paradisiaca beltà.

Antistante alla chiesa, un piccolo cimitero ottocentesco, quasi ad unire la bellezza alla morte.

E fuori, the archibishop’s eye, il palazzo dell’arcivescovo, distrutto nel truce ‘500 durante la Guerra Civile inglese dai puritani, ora maestosa rovina gotica, in un giardino dove troneggiano olezzose e regali rose inglesi, dalle tonalità del bianco nebbia al rosso intenso del cielo al tramonto, al rosa pallido d’una veste di dama.

Giungete a Wells, e vivrete un’indimenticabile esperienza nel Medioevo puro ed incontaminato, ove la Storia par vivere, e regnare ancora.

Da Bristol, autobus n.376 della linea FirstBrtitain, fermata Wells.

CF