Si è svolto ieri il pre-summit convocato dalla Commissione europea, nel corso del quale 16 dei 28 paesi dell’Unione Europea si sono riuniti per parlare del fenomeno dell’immigrazione di massa.

L’Italia, pur avendo messo in dubbio la sua partecipazione, ha infine presenziato all’incontro. Giuseppe Conte si è presentato con una proposta concreta preceduta da 6 premesse ed articolata in dieci obiettivi da raggiungere per arrivare una gestione regionevole dei migranti.

Tra i dieci punti troviamo l’intensificazione degli accordi e dei rapporti tra l’UE e i paesi da dove partono i maggiori flussi migratori, istituzione di centri di protezione internazionali nei Paesi di transito per offrire assistenza e valutare le richieste d’asilo, ma anche il rafforzamento delle frontiere esterne e maggiore collaborazione da parte degli altri Stati europei.

Necessaria, secondo il Premier italiano, anche la costitutizone di centri di accoglienza in paesi diversi dall’Italia e dalla Spagna, per salvaaguardare l’ordine e impedire il sovraffollamento.  Infine, la decima proposta prevede delle quote di ingresso dei migranti economici e contromisure finanziarie per gli Stati che si rifiutano di accoglierli.

Il Summit era stato promosso dalla Germania e il tema principale era quello dei secondary movement, ovvero gli spostamenti dei richiedenti d’asilo in paesi diversi da quelli che esaminano la loro richiesta. Per adesso, la legge europea non ammette questo tipo di transito e mette in seria difficoltà alcuni Stati che non hanno abbastanza mezzi per rimandare indietro coloro che non possono accogliere.

La cancelliera Angela Merkel ha dichiarato che esiste trai capi di stato una consapevolezza dell’impossibilità di una soluzione globale europea che coinvolga tutti e 28 gli stati memebri e che è per questo che sono necessarie soluzioni a livello bilaterale per “aiutarsi a vicenda e trattarsi in modo equo ed onesto”.

La Francia, dal canto suo, ha dichiarato di “non prendere lezioni da alcuno”. “Non ci dimentichiamo mai chi siamo e da dove veniamo, non ci dimentichiamo mai i nostri princìpi e i nostri valori e su questo punto sono irremovibile” ha detto il presidente Emmanuel Macron e ha aggiunto “Dobbiamo trovare una soluzione europea sui migranti e si costruirà solo attraverso la cooperazione dei Paesi dell’Ue, che si tratti di una collaborazione a 28 o tra più Stati che decidono di andare avanti assieme. Questo richiede la responsabilità di ciascuno e spirito di solidarietà per condividere il peso che alcuni Paesi conoscono”.

A breve anche il Consiglio europeo si riunirà a Bruxelles per parlare di migrazione, sicurezza e competitività dell’Europa. Assieme al summit di ieri, questi due eventi potranno far luce su come Giuseppe Conte e Pedro Sanchez cercheranno di “spostare gli equilibri” odierni sul tema dell’immigrazione.