(come molti lo descrivono…)

Sempre circondato dai soliti gossip (la sua bella moglie questa volta era con lui in Europa) e dalla descrizione di essere un pazzo furioso, Trump è diventato uno dei più controversi Presidenti degli Stati Uniti. L’ultima battuta delle sua vita politica è l’incontro di questi giorni che fa discutere in Europa della Nato: riunione alla quale seguirà l’incontro di grande rilevanza con Putin lunedì prossimo.

Va detto che finalmente si è  avviata una discussione che riguarda da vicino noi europei: quella sulla NATO.

Papale, papale, Trump sta dicendo, anche in maniera molto diretta per le nostre culture restie ai dialoghi franchi, che la NATO creata nel dopoguerra per proteggere i paesi liberi europei dall’URSS e dal Patto di Varsavia, costa. E  che dobbiamo  quindi contribuire maggiormente alle spese del  programma.

Trump ha incitato durante le riunioni  i paesi partecipanti ad aumentare la loro spesa militare perlomeno al 2 per cento del PIL ( La Germania è all’1,24 %) con tendenza a raddoppiare: perché “Noi americani non siamo degli Schmucks (stupidi) che pagano per tutti”. È così folle la richiesta di Trump, sottolineando che l’America non è una fondazione benefica?  Avete bisogno di noi per la difesa, pagateci! dice in modo esplicito. Altrimenti trovate altre soluzioni.Viene anche da domandarsi se la NATO sia un anacronismo o se ne abbiamo bisogno ancora.

Alla signora Merkel, che sappiamo molto debole  politicamente in questo momento, dice che quello che sta facendo,  investendo nella pipeline (Nord Stream 2: per la cronaca anche Obama era contrario a questo progetto) e pagando miliardi di dollari ai russi  per l’acquisto di gas in maniera sempre più massiccia,  “è una contraddizione”: da un lato volete la nostra difesa (mirata, per proteggervi  verso i russi) e dall’altra li finanziate con fiumi di euro.”.   Tasto dolente per  la Merkel che risponde: “ Io ho personalmente vissuto in una Germania sotto il controllo sovietico, ma sono felice oggi che siamo uniti sotto la bandiera della  libertà, con la Repubblica Federale . Oggi decidiamo le nostre politiche e prendiamo le nostre decisioni: e ciò è bello.”

Sembra quindi difficile dare torto a Trump sulle sue richieste per la Nato.

Questo è l’ultimo episodio per il quale  il presidente USA è sotto tiro. Criticato per qualsiasi cosa dai media americani, resta però ancora ben sostenuto dai polls con i cittadini per il suo lavoro. Prendiamo per esempio il grave problema del commercio estero ed in particolare con la Cina.  Trump dice quanto segue: “i cinesi esportano più di 700 miliardi di dollari nel mio mercato. Una cifra colossale tenendo conto che equivale al Pil di un paese medio europeo. Noi invece esportiamo in Cina , a causa delle vostre barriere paratariffarie, la metà di ciò. Quindi voi cinesi avete un surplus di oltre 300 miliardi l’anno.”  “ Non va bene, dice. Dovete ridurre questo gap sostanzialmente se vogliamo essere buoni partners.”

Apriti cielo; Trump è autoritario, vuole il commercio con rapporto bilaterali, non credo a rapporti multilaterali, al WTO. È un pazzo…

Ma sarà veramente così?  Le cose che sta chiedendo sono davvero folli? È peccato difendere gli interessi del proprio Paese?

E giù le critiche: è un razzista, erige i muri contro gli immigranti, li tratta male separando i figli degli immigrati dalle famiglie, dà sberle alla Nato, affronta il problema Cina, prende a muso duro i nordcoreani ma poi gli parla.  È così tutto sbagliato?

Non vorrei apparire un sostenitore di Trump, non è il mio favorito; alcune cose che fa non mi convincono. I modi sono po’ da Far West. Ma mi pare che per molte cose, stia esattamente facendo gli interessi degli americani. Alla fine mi piacerebbe sentire anche da qualcuno dei paesi nostri  l’equivalente di “America First”.   Non mi pare un sacrilegio.

Non è forse giunto il tempo di approfondire obiettivamente la conoscenza con Trump e con quello che fa?

Vittorio Volpi