Francesco De Maria  “Dieci giorni in Lituania”, questo il nome dell’evento culturale che si aprirà al Rivellino all’inizio di agosto. Possiamo considerarlo una specie di controfestival?

Arminio Sciolli  Come ogni anno il Rivellino LDV propone un programma culturale complementare col Festival scavando una nicchia nel sincretismo (uso questa parola perche` tabu`) delle arti, quello che molti operatori culturali o istituzioni cercano di raggiungere parlando di trasversalita` o crossover. E` vero che in un modo o nell`altro quasi ogni anno emergono le tecniche cinematografiche o espressioni artistiche diverse dalla settima arte eseguite da cineasti o cinematografiche espresse da fotografi, musicisti o altri. Il compito di un festival del film e` di promuovere l`industria cinematografica e nel caso del Festival di Locarno (dovrebbe reinserire il termine originario) scoprire e incoraggiare nuovi talenti. Il Rivellino fa la stessa cosa ma agendo sull`artisticita` in tutte le sue forme, in particolare l`azione artistica dal vivo, o performance come si dice oggi.

La Lituania, perché?

Il Padiglione Lituania stava proprio accanto al Padiglione Italia, dove fungevo da animatore della rassegna di pitture dal vivo “Qui Astana”, ad Astana EXPO 2017. Il direttore e lo staff della Lituania si rivelo` subito complementare con lo spirito latino del Padiglione Italia. Inoltre, i miei tre figli portano sangue lituano, mia moglie, venezolana, apparteneva alla diaspora (piu` di un milione di esuli) fuggita nel continente americano dal comunismo nel 1944. Infine, la Lituania celebra il Centenario della sua indipendenza il 16 febbraio 1918. Mio figlio Christian e` nato il 16 febbraio.

Com’è fatto questo paese? Quali abitanti, quali bellezze, quali città?

Il territorio misura quasi il doppio della Svizzera, ma e` tutto piano e facile da attraversare. La popolazione, discendente dei Balti, molto omogenea e, di primo acchito e per i nostri occhi, strana nei lineamenti, e` molto ben proporzionata e alta, in ottima forma fisica (non ricordo obesi), dagli occhi spesso celesti e la capigliatura chiara. Gia` i romani amavano avventurarsi nelle regioni baltiche scoprendo una attrazione reciproca.

La capitale Vilnius e` semplicemente stupenda -non fosse per la pioggia- e vale almeno una vacanza, magari in combinazione con le altre due capitali baltiche Riga e Tallinn. Vilnius non ha subito violenze urbanistiche, mantenendo una costante armonia nelle proporzioni delle costruzioni, anche d`architettura avveniristica, e cattedrali, chiese e castelli pur se di dimensioni e altezze maggiori, non peccano all`eccesso. Il Castello del Granduca e` stato edificato dal Bissonese Costante Tencalla (1593-1646, Varsavia) e la chiesa dei SS. Pietro e Paolo con 2000 statue, la maggioranza in alto rilievo, scolpite dagli stuccatori muggesi Perti e Galli, sfida tutte le altre Meraviglie del mondo. I grattacieli del quartiere degli affari, in parte nascosti dai tanti parchi urbani, non si impongono.

Kaunas e` piu` minuta e Klaipeda ha mantenuto il suo carattere germanico (l`antica Memel segnava il punto piu` orientale dell`Impero di Prussia).

Sartre

In preparazione dell’evento lei si è recato sul posto? Quante volte? Ha avuto contatto con le autorità? Con ambienti culturali? Con artisti?

Mi sono recato 3 volte in Lituania e mi son subito lanciato alla scoperta di talenti, anche se ho dovuto prima cercare di capire il passato artistico, in questo mi ha giovato la mostra “Ames sauvages” al Musee d`Orsay e dedicata al Simbolismo delle tre Repubbliche Baltiche. Il sette volte Commissario del Padiglione Lituania e Commissario BEI (EXPO) Romas Jankauskas si e` rivelato essenziale per la conoscenza del paese -l`ostica lingua lituana discendente dal sanscrito si pone come barriera anche ad un navigato poliglotta. Oltre ad avermi introdotto agli usi e costumi, alla storia, alla letteratura, alla poesia, mi ha anche presentato i principali dirigenti e attori culturali, quali la direzione della Biblioteca Nazionale “Martynas Mazvydas”, la presidente del Festival del Film di Vilnius, le direttrici e i mecenati fondatori del MO Museum di Vilnius (Libeskind), il leggendario fotografo di Sartre e Beauvoir Antanas Sutkus, la rivista Jura (Mare), i produttori di ologrammi HoPro, e le artiste che parteciperanno alla rassegna di agosto al Rivellino. I loro nomi : Jurga Barilaite, Irma Lesciskaite, Jolita Vaitkute` e Zita Tallat-Kelpsaite`.

Un tipico grande evento al Rivellino (“Fly to Yalta” 2017)

Quali sono le caratteristiche dominanti della cultura lituana?

La lingua -difficilissima- e la religione cattolica romana, oltre al ceppo etnico, servono da collante identitario. La societa` mantiene ancora forti tratti agricoli, quali la praticita`, la semplicita` e i valori cristiani. Ne approfitto per segnalare la gastronomia e le birre (niente vino), calda accoglienza nei ristoranti (pranzo a 5 euro) e servizio impeccabile. Come in Ticino 30 anni fa.

Può svelarci il programma della sua “dieci giorni”?

Certo : un piano del Rivellino verra` curato dalla Biblioteca Nazionale della Lituania, con una mostra sulla lingua e la letteratura lituana, e un omaggio ai personaggi storici svizzeri -in special modo ticinesi- e lituani che attivi tra le due nazioni. Il direttore della Biblioteca prof. Renaldas Gudauskas e la direttrice del Dipartimento di memoria storica prof. Jolanta Budriuniene` allestiranno e presenzieranno all`inaugurazione.

Antanas Sutkus (sin.) e Peter Greenaway

Il grande colpo : l`ottantenne fotografo Antanas Sutkus, uno degli ultimi colossi del fotografia del Novecento, pur con difficolta` motorie, non solo ha accettato l`invito a venire a Locarno ad esporre una serie di sue foto storiche, ma soprattutto l`inedito reportage sul viaggio del regista Peter Greenaway e di sua moglie l`artista multimediale Saskia Boddeke a Vilnius il mese scorso e affidato il suo materiale filmico (footage) al regista ticinese Misha Tognola che sta realizzando un documentario “A Midsummer Night Conversation in Lithuania” che esordira` il 3 di agosto all`Associazione PAN di Muralto con Sutkus, Greenaway e Boddeke in sala.

Infine, il piatto forte del Rivellino : le performance dal vivo. Oltre alle 4 artiste lituane, interagiranno gli artisti svizzeri e internazionali Stephan Spicher, Adriano Pompa, Ultramarine, Mangiarini, Claudio Taddei, Sferico e dalla Bulgaria Doncho Donchev, reduce di una spettacolare attuazione live al CERN di Ginevra.

Come si compone il suo staff organizzativo?

L`uomo propone, Dio dispone.

Chi finanzia questa manifestazione? Ha trovato degli sponsor?

Ci sono ancora sponsor? Non sa quanta vergogna mi viene ad andare a chiedere soldi, spesso a personaggi che godono a rinnegare, inducendo all`illusione.

Il Festival cinematografico ha mostrato interesse per il suo progetto? Ci sono stati contatti? È previsto qualche evento in sinergia?

Il Festival -ormai non piu` cinematografico, ma globale- sta dimostrando il massimo appoggio. Vede, per il Rivellino che porta avanti iniziative culturali con infimi mezzi, conta molto il riconoscimento degli sforzi dell`intero collettivo, operatori e artisti.

all’ingresso del Rivellino: il maestro Izuru Mitsutani con il suo assistente, Sciolli, De Maria

Che cosa conoscono i Lituani di Locarno, del Ticino, della Svizzera?

Il Festival del Film di Locarno : per 11 giorni all`anno la Perla del Verbano entra in metamorfosi diventando la capitale culturale della Svizzera, né ArtBasel, né il Festival Jazz di Montreux raggiungono quest`apice.

Le performance si svolgeranno nella sede del Rivellino “Leonardo da Vinci”. I Lituani sanno chi era questo Genio universale?

I Lituani credono che siamo Italiani : aiutatemi a spiegargli la nostra identita`. Leonardo da Vinci e` ignorato solo dalle “scimmie” come si dilettava a pronunciare il nostro sempre illustre Maestro.

Lo dico? Dài : i fratelli Luksevicius hanno costruito un ideogramma dell`unico edificio leonardesco esistente, il Rivellino di Leonardo da Vinci a Locarno, che compie oggi 17 luglio il suo compleanno di fondazione (17.7.1507).

Per finire, quanta fatica le sta costando questa organizzazione? E quanta gloria le porterà?.

Non ricorda le parole del CEO Sergio Ermotti al Palacinema di Locarno : dobbiamo fare quello che ci piace. il Rivellino LDV : The Greatest Show on Earth !!!

Le ricordo sì, ero lì davanti a lui.

Esclusiva di Ticinolive