FONIO  TUTTO BENE QUEL CHE FINISCE BENE

Il dottor Brazzola era in trattativa con la cassa malati dal mese di aprile. Lunedì la stampa ha denunciato la situazione e dopo solo 4 giorni la Cassa Malati ha rivisto la decisione riconoscendo il pagamento del farmaco al bambino malato di cancro.

Questo risultato è frutto della tenacia dell’oncologo, della pressione mediatica, dell’impegno delle associazioni che sostengono queste situazioni e del grande cuore dei ticinesi che in queste ore hanno fatto sentire la loro voce sostenendo il bambino e la sua famiglia.

È stata una settimana calda e intensa. Le polemiche fanno parte della vita e in Ticino sono più presenti che mai. Ma oggi le critiche (accompagnate anche da qualche insulto) ricevute nelle scorse ore da alcuni hanno un sapore diverso. Il sapore della felicità dovuta alla consapevolezza che le battaglie giuste vanno combattute, sempre!

La madre del bimbo ci ha insegnato cosa vuol dire essere forti e avere coraggio. Il Medico ci ha dimostrato che credere nel proprio lavoro vale più di 1’000 teorie.

Oggi è una bella giornata. Grazie a loro. Grazie a voi.

Un abbraccio amici ❤️

* * *

  • Il dottor Brazzola ha vinto molto rapidamente la sua battaglia (che – parliamoci sinceramente – non aveva alcuna possibilità di perdere).
  • Impari lotta. Le casse malati sono state all’istante demonizzate e additate al pubblico ludibrio. Migliaia di “leoni da tastiera” hanno espresso – con parole molto forti – la loro indignazione. È normale ed è giusto che la Luce si batta contro le Tenebre (le Casse malati, alle quali dobbiamo tutti i nostri guai).
  • Servivano 3000 (miseri) franchi, in poche ore ne sono stati trovati 30.000.
  • Il Partito socialista (“cogli l’attimo fuggente!) ha riproposto la Cassa malati statale unica (che spazzerà via simili nefandezze).

In conclusione.

  • Il “metodo Brazzola” si è rivelato infallibile (ma lo sapeva lui, lo sapevo io, lo sapeva Fonio, lo sapeva Bang; sì, c’era anche Bang).
  • Le Casse malati fanno una figura di palta e salgono di un grado nell’odio popolare (non ci si può limitare a odiare Auschwitz, è veramente troppo scontato).
  • Il “metodo Brazzola” potrà essere impiegato in numerose situazioni consimili. Chi può resistere a Facebook?

Per finire, siamo felici per il giovane paziente, che sarà curato benissimo e al quale auguriamo una lunga vita felice.