Parigi, 20 luglio. Un ventiseienne armato, dai tratti mediorientali, viene arrestato e posto in stato di fermo. E’ un “collaboratore privato” per la sicurezza del presidente Macron all’Eliseo, indossa un elmetto, anche se non è poliziotto. l’Eliseo gli fa sapere che lo licenzierà, poiché si è comportato molto male nei giorni scorsi. Ad esempio? Beh, ha preso per il collo una manifestante, costringendola a cadere a terra, e manganellato un paio d’altri giovani che il primo maggio contestavano il fallimento del bel sogno del socialista Macron.

Benalla “al lavoro”

Circondato da poliziotti in tenuta antisommossa, in visibile stato di furore, lo si vede nei video attaccare ripetutamente manifestanti che lo implorano di calmarsi. David Le Bras, segretario nazionale dei commissari della polizia nazionale francese, ha commentato che Benalla sarebbe molto conosciuto nel mondo della polizia, pur non essendo poliziotto lui stesso. Sarebbe, come spiegato da Le Bras,addirittura superiore alla polizia stessa. E questo spiegherebbe perché la polizia non lo abbia fermato durante i suoi comportamenti inopportunamente violenti.

Benalla ancora “al lavoro”

Ma insomma, chi sarebbe questa misteriosa guardia spietata spuntata dal nulla? Guardia ufficiosa del corpo di Macron, consigliere di Macron stesso, portatore dei badge del livello più alto (l’h), per entrare all’Assemblea Nazionale, è stato ieri sommerso da grida così forti da parte dei deputati dell’opposizione che è stato costretto ad uscire. E la seduta sospesa.

Benalla costante presenza alle spalle del presidente

Alexandre Benalla sarebbe insomma un uomo – di 26 anni – che si traveste da poliziotto, picchia i dissidenti del suo re, e protegge devotamente il suo tiranno.  Costante presenza a fianco di Emmanuel e di Brigitte, avrebbe uno stipendio di 10mila euro lordi mensili, una Renault Talisman con tanto di autista e sirena e simboli della polizia (che lui non potrebbe usare), un appartamento nelle dépendance dell’Eliseo, al numero 11 del quai Branly, e un altro ancora al Palais dell’Alma (ex residenza dell’amante di Mitterrand), e un grado (raggiunto non si sa come) di tenente colonnello della riserva della gendarmeria.

Il giovane e violento fedelissimo di Macron, potrebbe scatenare un Watergate alla francese, da parte, più che dall’estrema destra, dell’estrema sinistra, Jean-Luc Mélenchon.