Si chiama “Legge quadro di revisione del sistema vaccinale regionale” e nelle ultime ore ha scatenato non poche polemiche. Si tratta di una proposta di legge che revisiona il sistema vaccinale della regionale Lazio promossa dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Davide Barillari e Robera Lombardi.

Quello che appare immediatamente chiaro è che il nuovo governo si muove nella direzione opposta rispetto a quello precedente. Se prima la vaccinazione era stata resa obbligatoria, la proposta dei grillini sembra piuttosto ricalcare le idee dei No Vax. Ad analizzare passo per passo la proposta il Quotidiano Sanità che l’ha definita “tutta free vax oriented”.

Al centro delle polemiche il punto 2 che impone un “periodo di quarantena di 4-6 settimane per il soggetto appena vaccinato con virus attenuato al fine di evitare contagi indotti dalle stesse”. Non è di certo un segreto che l’idea stessa che dopo il vaccino si possa contagiare qualcuno sia partita da una bufala che gira da anni su internet, originata dall’interpretazione sbagliata di un bugiardino.

Come se non bastasse, la legge propone che vengano introdotte una serie di analisi obbligatorie preventive fatte nelle 48 ore antecedenti alla vaccianzione con l’obbligo di rilascio di un nulla osta da parte del medico di famiglia. In merito a questo, la Federazione Italiana medici di Famiglia della Regione Lazio (FIMMG Lazio) ha commentato: “Non esistono esami prevaccinali, screening, nulla osta o esoneri, la lunga esperienza italiana dei Medici Vaccinatori è un vanto dell’Italia tutta, nel Lazio in particolare si perseguono strategie vaccinali ottime sia pure con grandi sacrifici degli operatori legati alla mancanza di risorse, e questi non hanno bisogno di lezioni politiche su come si debba eseguire un’accurata anamnesi, per assicurarsi che non vi siano controindicazioni alla esecuzione della vaccinazione o su quanto bisogna studiare per tenersi sempre aggiornati perché già lo fanno, in silenzio e senza tanti proclami”. La procedura genererebbe un vero e proprio ingorgo burocratico che non farà altro che scoraggiare anche i genitori che non hanno idee No Vax.

E i No Vax in tutto questo sembrano aver avuto un ruolo non indifferente. Hanno infatti partecipato al tavolo per la stesura della proposta associazione come Comilva, Codacons e Auret che sostiene ci sia un legame tra le vaccinazioni e lo sviluppo dell’autismo, fatto smentito più volte dalla comunità scientifica.

Davide Barillari ha specificato su facebook che “la proposta di legge di riforma del sistema vaccinale verrà inserita nella piattaforma Rousseau, al fine di ricevere ulteriori suggerimenti e pareri, sempre più convinti che un nuovo modello di governance si attua anche con il coinvolgimento pieno e consapevole dei cittadini nelle scelte della politica”.

La posizione di FIMMG Lazio tuttavia è chiara e condivisa dagli esperti: “I vaccini e le vaccinazioni sono un fatto scientifico acclarato in medicina, che non necessità di alcuna democratizzazione”. Se realmente attuata, la proposta di legge rischia di rendere estremamente più complesso e burocratico il processo di vaccinazione con conseguenze pesanti sulla salute pubblica. Sul Quotidiano Sanità si legge: “La recente esperienza italiana del Morbillo avrebbe dovuto far riflettere gli estensori della proposta sul fatto che al diminuire delle coperture vaccinali il rischio che le malattie infettive riinizino a circolare è fatto certo”.