MOZIONE ELABORATA

 Lodevole Municipio,

da anni la viabilità del centro cittadino è divenuta insostenibile. Le intenzioni iniziali furono di dissuadere gli utenti della strada ad entrare in città ed incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Il risultato che si presenta sotto gli occhi di tutti, sull’arco delle quattro stagioni ed anche durante le vacanze scolastiche è ben diverso dagli obiettivi fantomatici di chi progettò tale piano viario.

Non vi è ombra di dubbio che le auto in centro a Lugano non siano affatto diminuite.  La sensazione generale è che le ore trascorse in colonna siano aumentate. Il traffico viene incanalato in “labirinti” assurdi, laddove nemmeno più i semafori riescono a smaltire il traffico. (Vedi ad esempio incrocio Via Maderno con Via Zurigo direzione Viganello).

Trattasi di un paradosso l’aver previsto solo due sbocchi cittadini in direzione Sud. Il primo sul lungolago provenienti da Est dell’agglomerato e l’altro tra Via Zurigo – Stazione – Loreto e Paradiso. Basta un semplice tamponamento in una di queste due arterie per paralizzare l’assetto viario dell’intera Città e trovare le colonne risalire ovunque.

Poco ha fatto anche l’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate, per il traffico diretto a Sud.

Il livello di qualità della vita è particolarmente determinato dagli spazi pubblici aperti e tra questi, da strade e piazze, che ne sono componenti essenziali. È qui che, massimamente, si definisce il pregio di una città ed è qui che se ne legge la vivibilità.

E’ pertanto imperativa l’attenzione per l’assetto viario che trae la sua profonda motivazione dall’obiettivo del conseguimento della struttura fisica della città al meglio finalizzata alla qualità della vita della gente: fruire di tutti gli spazi pubblici aperti e di quelli viari in particolare.

L’assordante silenzio del Municipio  e del Dicastero preposto, certamente non aiutano materialmente a snellire il traffico, né a placare le ire furibonde dei conducenti. Senza entrare nel merito dei commerci, penalizzati anche loro da contesti insostenibili.

Gli accorgimenti proposti in questa mozione elaborata di certo non sono sconosciuti agli addetti ai lavori. Percorrendo la città si comprende immediatamente dove si potrebbero effettuare dei correttivi (tornando  in parte al pre PVP), aiutando così la fluidità del traffico.

Ad oggi non sono bastate una petizione del 2015 firmata da 7’679 cittadine e cittadini, sei interpellanze, sei interrogazioni, uno studio del Politecnico di Zurigo, un’indagine dell’USI e due mozioni compresa la presente.

Alla luce di quanto precede, i seguenti Consiglieri comunali, avvalendosi della facoltà concessa dall’art 67 LOC e dall’art 40 RCom, formula mediante mozione elaborata le seguenti proposte:

  • La mozione è accolta

 

  • Richiesta di modifica 1:

Corso Elvezia; apertura due sensi di marcia a partire da Nord (incrocio Via Zurigo) fino all’incrocio Via Balestra.

Riaprire interamente Corso Pestalozzi nei due sensi di marcia anche per gli autoveicoli (e non solo per i bus)

 

  • Richiesta di modifica 2:

Incrocio Corso Pestalozzi, Corso Elvezia e Viale Cattaneo, semaforizzazione per permettere di:

Da Viale Cattaneo, all’incrocio svoltare a sinistra direzione Sud  (riva Albertolli)

Da Corso Pestalozzi, all’incrocio Corso Elvezia svoltare a destra direzione Sud (riva Albertolli)

Da riva Albertolli verso Nord, all’incrocio poter svoltare a sinistra su Corso Pestalozzi.

 

  • Richiesta di modifica 3: Via Maggio, ponte su Via Serafino Balestra, apertura della svolta a sinistra su Viale Cassarate. Questo per sgravare la direzione verso la stazione FFS.

 

  • Il Municipio è incaricato del seguito della procedura

Con ossequio,

Tiziano Galeazzi, UDC (primo firmatario)

Raide Bassi, UDC

Alain Bühler, UDC

 

Daniele Casalini, LdT

Luisa Aliprandi, LdT

Andrea Sanvido, LdT

Enea Petrini, LdT

Gianmaria Bianchetti, LdT

 

Peter Rossi, PLRT

Paolo Toscanelli, PLRT

Rupen Nacaroglu, PLRT

 

Giovanni Albertini, PPD+GG

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Il 26 luglio 2012 si inaugurava solennemente la galleria Vedeggio-Cassarate. 6 anni esatti!

Il 29 novembre dello stesso anno scrivevo:

Difendere l’indifendibile. In un’interessante intervista concessa alla liberatv di Marco Bazzi il municipale popolare democratico Angelo Jelmini dichiara, facendo prova di un sostanzioso ottimismo: “L’indice di gradimento del PVP è molto polarizzato”. Vorrei raccomandare al successore del Putto Verde (riprendo dal Mattino della Domenica lo scherzoso soprannome affibbiato al mio ex alunno) di non affannarsi a difendere l’indifendibile, soprattutto in tempi cruciali e perigliosi come il tempo presente. In realtà un’opera vantaggiosa e buona (il tunnel) è stata accompagnata da un piano viario per il centro città perfidamente ideologico, elaborato all’insegna del motto: l’automobilista è un furfante, puniamolo!

Mi trovo alla pensilina Botta e voglio raggiungere il Palacongressi. Saranno 200 metri? Forse 150? Lo intravvedo oltre l’Alhambra. Ma sono obbligato a svoltare a sinistra nella via Pioda. Poi a destra in via Bossi, un cunicolo stretto con macchine parcheggiate sui due lati. Un SUV davanti a me ha fortunosamente trovato un buco e sta facendo manovra. Non è facile, e il guidatore si innervosisce. Qualche timido clacson (che gente educata). Arrivo se Dio vuole al corso Elvezia e giro a destra, solo quando tocca a me, finalmente. Punto verso il lago e scorgo un angolino del Palacongressi. Svolto infine a sinistra imboccando il viale Cattaneo, che ha ritrovato il doppio senso di percorrenza che aveva quando andavo al Ginnasio con i calzoni corti. On. Jelmini, cinquant’anni mi hai tolto! On. Jelmini, non difendere l’indifendibile.

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Come ben dice l’on. Galeazzi, in 6 anni non è cambiato niente. Il PVP durerà in eterno?