Gabriela Hess è artista calligrafa che dalla tradizione dell’antica arte amanuense reinterpreta e trasforma la scrittura a mano in arte segnica e contemporanea. Il passaggio dal segno astratto al segno lettera attraverso il movimento e la libertà del gesto è ciò che l’artista vuole in primo luogo comunicare.

Nel giugno 2011 è stata invitata alla galleria d’arte Il Rivellino di Locarno per accompagnare la mostra fotografica di Mario Dondero “Une saison à Paris”, scrivendo a mano su numerose pareti della galleria testi e incipit interpretando liberamente gli stili di scrittura.

Nella Primavera 2012 sempre al Rivellino, Gabriela Hess ha costituito la spina dorsale della mostra di 8 donne artiste ticinesi “Vive les Femmes!”. Memorabile la sua opera gigante su tela del simbolo femminile, il cerchio con la croce verso il basso – un tratto forte, sicuro, monumentale. Stavolta è una sanguigna su fondo bianco, affianco al pennello gigante: una scopa, il fondo di tinta rossa tradisce la punta.

Al culmine della Notte Bianca di Locarno 2012, dopo la mezzanotte, nella corte interna del Rivellino piena stipata, in mezzo a moltissimi spettatori, Gabriela salta a cavallo sul collo di un ragazzo alto 1,90, lo fa salire su un banco vicino al muro e tira fuori dalla tasca un enorme pennello e un secchio di vernice bianca. Tutti si fermano per entrare nella moviola, a un angolo in caratteri alti 50 centimetri, sopra le teste compare “WO” immediatamente sull’altro muro angolare “MAN”. Quest’impressionante ed impeccabile improvvisazione è stata fotografata e filmata da innumerevoli I-Phone e a lungo ha risuonato sulle pagine di FB.

All’EXPO Milano 2015, per il Padiglione Corriere della Sera, invitata da Arminio Sciolli come unica artista svizzera esegue una performance sempre sul tema simbolo femminile, ma questa volta in arte performativa davanti a un numeroso pubblico. Il simbolo DONNA creato con una scopa come pennello su una tela, adagiata a terra, di 1.80 x 2.60m, una volta asciutta ha scritto la poesia “ Il dono” di Ada Negri utilizzando uno strumento di scrittura di latta creato dall’artista così che ad ogni tratto di lettera il suono del graffio e il sentimento della forza della parola penetrava ancor più nell’opera.

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Un’opera recentissima (primavera 2018) di particolare importanza è stata l’installazione, che ha creato per la mostra ”Incantamento” presso la Fondazione Fabbrica del Cioccolato Cima Norma; dove ha interpretato il lavoro femminile del fare il bucato a mano, nel ricordo di una giovane donna delle nostre valli. Si trattava di 9 fogli di carta giapponese con segni di scrittura che si trasformavano e svelavano di strato in strato, panno dopo panno, foglio dopo foglio. Dallo scuro verso il chiarore, il lindo, il puro e l’incanto, dove la trasparenza rimane ancora permeata da tutta l’essenza della sua narrazione. Una trasparenza indelebile e profonda.

Performance di Gabriela Hess del 3 agosto 2018 durante il vernissage: 10 jour en Lituanie” terrazza della galleria d’arte Il Rivellino a Locarno

 Per Gabriela Hess lettere e simboli sono connessi tra di loro, ecco perché disegnare un simbolo è per lei come scrivere. Per questa occasione sceglie di “scrivere” una conchiglia  con pennelli e inchiostro di china, su una grande tela adagiata a terra. La conchiglia è un antichissimo simbolo, che viene dal mare, è considerato il primo alito vitale, fonte della vita, di nascita e rinascita, di procreazione e fertilità. Questa conchiglia vorrà dare fertilità alla conoscenza, al raggiungimento di una conoscenza superiore attraverso le parole che fuoriescono dalla conchiglia e che si amalgameranno tra i segni e le parole scritte in un’unica e sensuale visione, la quale si potrebbe dire quasi musicale.

Gabriela Hess lavora come artista e calligrafa nel suo atelier a Ponte Tresa, situato lungo il fiume Tresa. Insegna calligrafia tradizionale e sperimentale da diversi anni. Nel 2017 ha pubblicato un libro “NEL SEGNO – INTO GESTURE” dove illustra il suo percorso artistico raccontando la calligrafia moderna da un nuovo punto di vista.

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