2018

“Danza e baldanza! Vi è finalmente di che giubilare per la nomina a presidente Rai di Marcello Foa. Un giornalista serio, preparato e corretto. Che potrà fare molto per il Paese. Magari liberandolo, anche in ambiti radiotelevisivo, dalla mortifera presa dell’atlantismo e dell’euroservilismo. Una spia positiva, a tal riguardo, è offerta dall’immediato starnazzare scomposto da parte degli armigeri del pensiero unico e dai pedagoghi del politicamente corretto mondialista. I quali hanno fatto a gara per attaccare Foa con i metodi più subdoli e pretestuosi. A “La Repubblica” si sono, ut semper, distinti sotto questo profilo. Infatti, secondo i signori del rotocalco turbomondialista “La Repubblica”, la colpa inespiabile di Foa è di non credere alla loro ideologia di glorificazione della classe dominante cosmopolita.”

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Ticinolive è un portale “di nicchia” che ha “numeri” limitati (anche se, tutto sommato, non trascurabili).

Il “filosofo d’assalto” Diego Fusaro ha saputo conquistarsi un vasto pubblico. Un breve e interessante spunto riguardante Fusaro (riflessione sulla Grecia in fiamme) pubblicato da Chantal Fantuzzi il 25 luglio ha avuto 43.693 letture (e 22.488 nelle prime 24 ore), numeri – sia detto francamente – fuori portata per un “normale” articolo di Ticinolive.

C’è dunque fame di Fusaro, ma perché?

La mia risposta è – me ne scuso – banale. La gente – quando scrivo la gente non intendo “tutti” ma tanti, tantissimi – non ne può più del Pensiero Unico Politicamente Corretto, che la rincretinisce. E allora si sfoga sui social, toccando spesso degli estremi biasimevoli.

Serve qualcosa di meglio, un discorso lucido, una lotta efficace e senza sconti al lavaggio del cervello. Ed ecco Fusaro, il filosofo Fusaro.

I nemici di Foa – e ne ha di accaniti in questo piccolo provinciale Ticino – sperano ancora che la sua nomina possa essere annullata. Probabilmente il Vecchio Libertino sta facendo un po’ di mercato. Malridotto com’è non può domandare la luna.