Dopo l’ultimo volo atterrato ieri alle 22.20 proveniente da Amburgo, la compagnia aerea svizzera SkyWork ha annunciato tramite un comunicato emesso in tarda serata di aver cessato tutte le operazioni di volo. Il tentativo non andato a buon fine di negoziare con un nuovo partner commerciale, ha avuto come conseguenza quella della consegna dei libri in tribunale e la consegna volontaria della licenza di esercizio all’Ufficio federale dell’aviazione civile, dato che la compagnia non è più in grado di fornire le necessarie garanzie finanziarie.

La compagnia aerea bernese forniva quasi il 60% di tutti i voli della capitale e la sospensione delle operazioni porta ad un significativo calo degli affari aeroportuali di Berna toccando circa 11 mila passeggeri che avevano già prenotato e pagato per voli futuri.

La decisione di SkyWorks avrà conseguenze anche per Lugano, visto che appena pochi giorni prima aveva annunciato che dal 28 ottobre avrebbe ripreso il collegamento tra l’aeroporto di Agno e quello di Ginevra, sospeso dopo il fallimento della compagnia aerea Darwin Airlines avvenuto nel 2017, e che dalla prossima estate erano previsti anche i collegamenti con la Sardegna e l’Isola d’Elba.

Il neopresidente di Lugano Airport, Marco Borradori, è rimasto molto sorpreso della notizia. Proprio il 23 agosto scorso, a seguito dell’annuncio ufficiale della compagnia bernese, aveva postato con entusiasmo che lo scalo di Agno sarebbe tornato a volare su Ginevra, ricevendo i complimenti di alcuni esponenti politici.

Si era già a conoscenza di una ricapitalizzazione della compagnia SkyWork, ma nessuno avrebbe mai pensato ad un fallimento tanto improvviso. Eppure Dario Kessel, proprietario della società di aero-taxi E-Aviation Swiss con base presso l’aeroporto di Lugano, aveva presentato insieme all’imprenditore Silvio Tarchini un progetto alternativo per il rilancio dello scalo luganese proprio perché non riteneva le condizioni finanziarie della compagnia adatte per un esercizio duraturo.

Ne ha approfittato subito la compagnia aerea italiana Alitalia, che ha lanciato oggi un’offerta di dodici collegamenti settimanali per Ginevra da Milano Linate con un prezzo di 165 franchi per l’andata e ritorno. I voli partiranno dal 3 settembre prossimo.

Ora per l’aeroporto di Lugano si prevedono tempi davvero molto difficili. Alcuni privati si erano dichiarati favorevoli a nuovi investimenti sugli hangar e del terminal a condizione che ci sia stato un volo continuativo su Ginevra, unico collegamento che davvero serve al Ticino in quanto soddisfa i Ginevrini che arrivano sul nostro territorio presso le sedi delle varie aziende ticinesi, e i Ticinesi stessi che si recano a Ginevra per motivi di studio o di lavoro.

Il volo su Zurigo, di proprietà della Swiss (membro della Star Alliance), è infatti un servizio navetta per cercare di attirare nei suoi voli i passeggeri che si recano a Malpensa, essendo l’offerta Lufthansa o il treno valide alternative. Quindi senza collegamenti, Lugano rischia di perdere anche i servizi di navigazione strumentale aerea internazionale (IFR) per la Svizzera forniti da Skyguide, l’azienda con sede principale a Ginevra che “guida” attraverso il controllo del traffico aereo, più di 1 milione di voli civili e militari all’anno in uno spazio aereo considerato il più complesso d’Europa.