Arrivano dalla Russia novità sul caso dell’avvelenamento dell’ex spia Sergei Skripal. Ieri in mattinata il presidente Vladimir Putin ha annunciato che i due sospettati la cui foto è stata diffusa dai media britannici due settimane fa, sono stati identificati.

Il 5 settembre scorso era stato emesso un mandato di cattura internazionale contro Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, due cittadini russi ripresi con delle telecamere a circuito chiuso che li hanno ripresi nelle vicinanze della casa di Skripal nello stesso giorno in cui l’ex spia e sua figlia sono stati avvelenati con il gas Novichok.

Durante il forum economico di Vladivostok Putin ha spiegato che le autorità hanno identificato i due uomini e che si tratta di due civili. “Naturalmente abbiamo studiato chi sono queste persone. Non c’è nulla di straordinario o criminale, ve lo  assicuro. Voglio rivolgermi a loro, in modo che ci sentano oggi. Spero che appaiano e si raccontino” ha spiegato il presidente.

La risposta di Londra a queste dichiarazioni non si è fatta attendere e riflette ancora una volta la sfiducia che governo inglese riserva a Cremlino. “Abbiamo chiesto ripetutamente alla Russia di rendere conto di quanto accaduto, ma hanno risposto con bugie e mistificazioni” ha referito il governo britannico. “I due uomini sono ufficiali del GRU, l’intelligence militare russa”.

I due sospettati hanno già rilasciato a loro volta delle dichiarazioni all’agenzia Ria Novosti, in seguito all’appello del presidente Putin, e si sono dichiarati innocenti. Hanno infatti raccontato che la loro era stata una semplice gita turistica. “Abbiamo tentato di visitare la città, ma siccome c’era molta neve, nel giro di mezz’ora ne abbiamo avuto abbastanza. Una volta in stazione abbiamo bevuto un caffè perché eravano inzuppati” hanno spiegato i due uomini. Hanno inoltre espresso il loro desiderio di sentrsi fare delle scuse quando finalmente i veri colpevoli saranno trovati.

Il colonnello 66enne Sergei Skripal e sua figlia Yulia erano stati ritrovati in stato di incoscienza su una panchina di Salisbury lo scorso 4 marzo. In seguito si era chiarito che le loro condizioni erano critiche e dovute all’avvelenamento da un agente nervino che seoncod Scotland Yard era stato trasportato in Gran Bretagna in una boccetta di profumo Nina Ricci. Da allora i rapporti diplomatici tra Downing Street e Mosca si sono deteriorati sempre di più.